Diciamolo subito: ci sono molte cose ben più gravi nella vita da perdonare che il brusco addio di un calciatore. Anche chi scrive non fu esente da critiche per l’uscita di scena dell’attaccante Vassallo per altri lidi, forse o sicuramente anche più remunerati.
I giorni poi trascorsi hanno sciolto molti interrogativi su una questione dove è mancata un po’ di chiarezza pubblica da parte di tutti (Che sarebbe stata peraltro difficile in quel momento).
Incomprensioni con il vecchio tecnico pare siano stati il motivo scatenante per il brusco addio del calciatore. La società si è così trovata la patata bollente fra le mani nel breve volgere di un paio di giorni e un problema tecnico di difficile risoluzione in un momento decisivo della stagione.
I giorni passavano e si concludeva poco dopo anche l’avventura di Iacobelli sulla panchina azzurra con la squadra affidata per la salvezza ad Aldo Firicano, il bravo Firicano.
E riprendeva così l’idillio via social (altro preciso segnale) fra il calciatore stesso e la Sangio nel suo insieme, ovvero società, squadra e soprattutto tifosi.
Like, “mi piace”, cuoricini ecc.. fino ad un’autentica esplosione di amore e di gioia che a me è parsa autentica e vera fino in fondo.
Un calciatore passato solo per pochi mesi da qui ma che manifesta così tanta attenzione e affetto non va affatto trascurato per l’immediato futuro. Sempre che esista reciprocità fra le parti e anche patti chiari fin dall’inizio.
Potremmo così chissà avere il centravanti nuovo, anzi …vecchio ! E le parole di Vassallo confermano ancora una così sottolineata in questi giorni da parte di tutti: la maglia del Marzocco non è una maglia uguale alle altre, la nostra gente ugualmente…..