In un periodo di apparente tranquillità il lavoro per il presidente della Marzocco Sangiovannese Maurizio Minghi comunque non manca. Le squadre giovanili non si allenano ma l’organizzazione va avanti, i pensieri sul presente e sul futuro sono all’ordine del giorno ed anche le notizie delle ultime ore, circa l’abolizione del vincolo contrattuale dei giovani calciatori (che possono essere messi sotto contratto fino ai 25 anni) lasciano non poche perplessità. Lo abbiamo avvicinato, in esclusiva, per chiedergli un parere proprio sull’argomento del momento: “Aspettiamo ancora dei comunicati ufficiali per potersi pronunciare in maniera definitiva ma semmai venisse abolito, come si vocifera, il vincolo contrattuale dei giovani calciatori cade, a quel punto, tutto il lavoro del settore giovanile. Come società investi su di un ragazzo, lo fai crescere per poterlo poi portare in prima squadra ma magari, proprio sul più bello, arriva la società professionistica o quella che ha disponibilità economiche e te lo prende. Senza contare, poi, anche il discorso relativo ai vari prestiti che possono essere monetizzati nel corso delle varie sessioni di calciomercato. Magari, lì per lì, non hai pronto un ragazzo e lo giri in categoria inferiore giusto per farlo maturare e mettere qualche soldo in tasca. Così non sarà più possibile, magari anche dal canto nostro potremmo attingere anche a qualche società limitrofa o della Toscana in generale ma questo rimane un mio personale pensiero in attesa, come detto, che venga diramato un comunicato dove si faccia luce su questa problematica”. Sicuramente, come afferma il massimo dirigente, quelle che eventualmente soffriranno più di questa nuova regola saranno i sodalizi di puro settore giovanile: “Penso a tante società soprattutto del versante fiorentino che fanno del settore giovanile la loro principale attività, sarebbero messe in ginocchio anche se credo che, alla fine, arriverà un qualcosa che permetta di non lasciare andare proprio liberi i ragazzi. Aspettiamo comunicazioni, peraltro ho già letto che il presidente Sibilia si è opposto a questa eventualità e vedremo nei prossimi giorni se sarà o meno messa in pratica”.

Foto: Mauro Grifoni