Riceviamo e pubblichiamo una lettera pervenutaci dal dirigente della Futsal Sangiovannese Simone Serafini nella quale denuncia come non sia certo facile avvicinare i giovani di oggi al calcio a 5, che inquadrano come una sorta di sport di ripiego nonostante si si stia parlando di una società che ormai da un ventennio – coi fatti – ha portato il proprio nome in giro per l’Italia. La riportiamo fedelmente di seguito:
PROFONDA DELUSIONE DAI GIOVANNI DI OGGI
Da dirigente ma soprattutto da appassionato e conoscitore (sono ormai più di venti anni che frequento questo sport) del mondo del calcio a 5 volevo esprimere la mia profonda delusione per quando ci sta accadendo nell’allestimento della squadra Under 21 per la prossima stagione sportiva.
Come ormai è ben noto a tutti i tifosi azzurri e non, la Futsal Sangiovannese ormai da alcuni anni rappresenta il meglio della Toscana a livello giovanile: la nostra Under 21 negli ultimi due anni è entrata nella storia (non solo della nostra società ma anche dell’intero movimento regionale) arrivando a conquistare gli ottavi di finale (e quindi tra le migliori 16 squadre d’Italia) sia per la conquista dello scudetto di categoria che per la Coppa Italia. La sconfitta in entrambe le occasioni è arrivata per mano di due squadre di Serie A (Acqua & Sapone e Kaos Bologna) e per noi questo è, e sarà, un vanto ed una cosa da raccontare a chiunque entrerà a far parte della nostra famiglia. Come in tutte le società anche la nostra si trova di fronte al ricambio generazionale imposto dalle quote federali e pertanto anche quest’anno abbiamo provveduto a organizzare vari stages e provini per visionare e valutare possibili nuovi giocatori. E proprio qui arriva il bello: oltre al fatto che, nonostante la pubblicità ed il passaparola, questi appuntamenti siano andati quasi deserti la cosa più deludente è stato l’atteggiamento della maggior parte dei partecipanti. Quando un giocatore partecipa ad un provino riteniamo che se selezionato sia naturale che il ragazzo dica si ed invece ci siamo trovati di fronte a risposte del tipo “quando smetterò di giocare a calcio verrò a giocare a calcetto” oppure “devo ancora decidere perché ho richieste dall’Eccellenza e dalla Promozione” oppure “preferisco una squadra che gioca il sabato perché la domenica mattina preferisco dormire”. Premetto che stiamo parlando di ragazzi nati dal 1994 in poi e vedere che la maggior parte di questi è andata a giocare in seconda o addirittura in terza categoria, a detta loro perché li pagano, permettete che mi lasci un po’ perplesso. Non voglio essere frainteso: massimo rispetto per le squadre di tutte le categorie. So benissimo i sacrifici che fanno tutte le società per sopravvivere al giorno d’oggi. Quello però che mi piacerebbe è che queste persone portassero nei nostri confronti il rispetto che meritiamo: la nostra società è nata nel 1994 e da più di un ventennio porta il nome di San Giovanni in giro per tutta l’Italia compreso le isole. Questo sport, che quasi tutti chiamano Calcetto ma che in realtà si chiama Calcio a 5, deve cominciare ad essere considerato alla pari di tutte le altre discipline anche perché vedo che piace in quanto alle nostre assistono sempre moltissimi spettatori. Nonostante ciò siamo certi che la nostra Under 21 potrà ben figurare e sono anche certo che molti di quei ragazzi che oggi ci hanno detto no a partire da Dicembre una telefonata di sicuro ce la faranno!!
Simone Serafini
ASD Futsal Sangiovannese