Roberto Malotti dopo la positiva stagione al San Donato se ne sta alla finestra in attesa di qualche chiamata da Settembre in poi. Non è sua prassi prendere le squadre in Estate, ecco quindi che lo rintracciamo per chiedergli informazioni sul neo azzurro Niccolò Rosseti che proprio l’ex tecnico azzurro ha allenato nel Chianti lo scorso anno. Parole d’elogio quelle che spende per il 29enne: “Niccolò Rosseti è un professionista oltre ad essere un buonissimo giocatore. Il primo ad arrivare all’allenamento e l’ultimo ad andarsene, non ha mai creato il minimo problema al sottoscritto oltre che nello spogliatoio e per la Sangio è il giocatore giusto. Poi nel calcio come nella vita le motivazioni sono alla base di tutto e come fai a non averle a San Giovanni ? Hai una società seria alle spalle, un pubblico che ti segue ovunque e tutto un contesto che ti permette di lavorare in serenità. Farà molto comodo a Calori ne sono sicuro”. Per Malotti il ruolo naturale è quello di difensore: “Per me è un difensore tutta la vita, ha ricoperto più volte il ruolo con buonissimi risultati mentre quando l’ho spostato in avanti ha avuto qualche difficoltà in più. E’ uno che parla, che giuda la difesa oltre ad essere fisicamente strutturato per stare lì. Poi può giocare anche a centrocampo come detto ma per me è un difensore tutta la vita”. E con Ghinassi sempre stando alle sue parole formerebbe una coppa perfetta: “Si perché Niccolò può guidare la difesa mentre Ghinassi è il classico marcatore per cui si compensano molto bene. Anche quest’ultimo ragazzo è un professionista ve lo posso assicurare, ha avuto lo scorso anno qualche problema fisico ma fisicamente è integro e sopratutto un’atleta che non sgarra di un centimetro l’alimentazione sia a pranzo che a cena. E’ tirato come una corda di violino, questo poi ha alle spalle 10 campionati di C mica scherzi e anche a Prato tre campionati fa s’è distinto come uno dei migliori elementi che avevo in rosa. Sia lui che Rosseti sono giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere per professionalità, rispetto e grande impegno per la causa”.
Foto by Mauro Grifoni