Scritto da Massimo Bagiardi
IL TABELLINO
Patata 5,5; Della Spoletina 7, Chelli 7, Santeramo 7; Pertica 7 (36′ st Lorenzoni n.g.), Romanelli 6 (28′ st Shenaj 5,5), Nannini 6,5, Sabattini 6,5 (25′ st Pardera 6), Pertici 5,5; Rotondo 6 (48’st Bargellini n.g.), Bocci 7 (22′ st Nieri 5,5)
IL COMMENTO
Il “Siamo nati per soffrire” pronunciato da Marco Bonura nel dopo gara di ieri rende bene l’idea su come sia stata gestita, nei minuti finali, la partita. L’errore grossolano di Patata – ha abbassato il suo voto che poteva essere positivo – ha riaperto una gara che, dopo il raddoppio di Pertica, non è mai stata in discussione perché se si escludono un paio di interventi, sempre del portiere azzurro, soprattutto nel primo tempo, gli avanti laziali non hanno mai punto come dovevano. Il goal giunto a circa 15 minuti dalla fine della partita ha riaperto i giochi, creato innumerevoli ansie e diversi cross in area che, per fortuna e bravura dei nostri difensori col 2006 Chelli sempre più sorprendente, non hanno poi prodotto la rete del pareggio che sarebbe stata un’autentica beffa. Come abbiamo avuto modo di criticare la Sangiovannese nelle passate partite, in quella di ieri la prestazione è stata sicuramente all’altezza (magari nei minuti finali del primo tempo si è un po’ lasciato troppo l’iniziativa a loro) e anche i voti, più sopra riportati, danno un senso alla prova di Nannini e compagni che, se si escludono un paio di insufficienze, vedono molte note positive e pochissime negative. Serviva un successo del genere per mettere alle spalle quanto di brutto visto sabato scorso, con o senza spettacolo l’importante era ritrovare i tre punti per il morale di squadra che, adesso, preparerà la trasferta in programma domenica a Siena con il piglio giusto. Se non ci fossero stati errori macroscopici nella gestione di alcune gare, molto probabilmente, a quest’ora avremmo una graduatoria ben diversa ma, numeri alla mano, se siamo scivolati in trasferta possiamo sorridere invece per le gare in casa, dove l’unico rammarico vero e proprio è l’aver concesso il pareggio al Trestina ormai a tempo scaduto alcune settimane fa. Ma ormai è acqua passata, bene concentrarsi sull’avversario di domenica e solo dopo al derby che si giocherà nel nostro stadio fra una decina di giorni. Ma per quello ancora c’è tempo come detto, ieri vittoria doveva essere e vittoria è stata. Bene così.