Scritto da Massimo Bagiardi 

Sull’aspetto tecnico del ricorso ne sono state dette di ogni, l’amico e collega Alessandro Forni ha descritto in maniera perfetta quello che, a detta di tutti, doveva accadere ma per quanto mi riguarda c’è una cosa che non mi va assolutamente giù, nemmeno qualche ora dopo aver alzato le braccia al cielo per quanto di giusto ottenuto. Sono giornalista, ufficialmente, dal luglio del 2000, ho scritto tutto e di più spesso e volentieri, perché no, anche a favore della Sangiovannese ma non mi sono mai permesso di poter oltre modo mistificare la realtà come è accaduto in queste due settimane ai colleghi, bisogna definirli tali, di Grosseto. Cioè, ne ho sentite di tutti i colori ma poi come erano convinti! Alludo a una parte ben definita della stampa maremmana, dall’essere sicuri di ribaltare il risultato perché non esistevano precedenti quando invece erano ben reperibili su Internet, dal fatto che se la porta fosse stata nella misura giusta, ed era nella misura giusta perché così ha detto l’arbitro, la punizione di Giustarini nel primo tempo sarebbe finita dentro – peccato abbia calciato un metro sopra la traversa – all’ipotesi che tutte le altre 17 squadre del girone potessero fare reclamo con la sola e non secondaria differenza che erano scaduti i termini federali fino alla perla di altri casi messi in rilievo, tra tutti quello della vittoria a tavolino del Livorno a Seravezza di circa un mese fa. Sì, i labronici ci hanno vinto peccato però che il Seravezza avesse tra le proprie fila un giocatore squalificato, non certo l’esempio calzante in questo frangente! Ah, aspetta; e il dover come minimo nella peggiore delle ipotesi rigiocare la partita perché anche questo è stato detto ? Da morire dal ridere, si sono appellati a tutto persino arrampicati sugli specchi denigrando a più riprese la Sangiovannese quando, solo poche settimane prima, non è stata data una benché minima risonanza mediatica alla vile aggressione subita dalla terna arbitrale che ha comportato la squalifica dello stadio fino a fine campionato. E più grave nel calcio scagliarsi contro gli arbitri o scavare sulla linea di porta per porre rimedio a un errore, evidente senz’altro, ma che poi è stato risolto ? Vi scrive uno che non è tifoso……. di più ma un conto è cercare di scozzare le carte, un altro voler cambiare totalmente e in maniera rilevante la situazione in essere. Avete fatto finire il caso su TV e quotidiani a tiratura nazionale, la prossima volta cercate di andare anche al di fuori dell’Europa con le vostre bizzarre supposizioni, magari sarete più fortunati ! Facile essere pennivendoli o scribacchini, molto meno giornalisti.