Assieme a Matteo Vaccarecci, che giocò con noi l’anno di C2 culminato coi Play Off col San Marino più un breve scorcio del torneo successivo, Federico Nofri (nella foto by www.sangiovannese1927.it) raddoppia le vecchie conoscenze dei nostri colori nella gara che domenica giocheremo a Città di Castello contro il Tiferno. È subentrato sulla panchina biancorossa addirittura dopo la prima giornata di campionato, il suo cammino è finora in linea con le aspettative della società presieduta dall’avvocato Bianchi che vuole puntare, dichiaratamente, ad un torneo di vertice: “Sono subentrato un po’ inaspettatamente dopo la prima giornata di campionato – afferma in esclusiva alla nostra testata il tecnico perugino – e finora in cinque partite giocate ho ottenuto tre vittorie e due pareggi. Siamo in una posizione di classifica in linea con le aspettative societarie, parliamo di un gruppo di soci che dopo tre campionati vinti consecutivamente vuole, anche quest’anno, puntare ad un torneo di media alta classifica cercando di arrivare, se possibile, ad essere la prima formazione umbra del girone. Naturalmente vincere la Serie D non è come vincere i campionati regionali, c’è però ambizione e grande partecipazione da parte della famiglia Bianchi che ha un progetto pluriennale costruito con l’intento di portare la società prima possibile nelle categorie professionistiche. D’altronde Città di Castello è la terza città più grande dell’Umbria dopo Perugia e Terni e quindi è una ambizione sicuramente lecita”. Dopo due vittorie consecutive – con Flaminia e Ostia – è arrivata la sosta inaspettata: “Venivamo da due vittorie consecutive e, onestamente, avrei voluto giocare possibilmente fin da domenica scorsa. Ma questo ormai è un torneo anomalo, abbiamo disputato solo sei partite e ancora non è possibile stilare un bilancio anche se, per quanto mi riguarda, fino a questo punto ho poco da dire alla squadra che sta bene comportandosi in questo torneo. Giocare senza pubblico? È una cosa decisamente anomala, non fa senz’altro bene al calcio ma non scordiamoci anche le tante vittime che ha prodotto questa pandemia che è ancora, purtroppo, presente in tutti noi. Giusto quindi stare con gli occhi bene aperti, rispettare il più possibile i protocolli e sperare di giungere ad una normalità riguardo questo campionato. Purtroppo sotto questo profilo non possiamo farci niente”. Arriviamo alla Sangio, un’esperienza come quella di alcuni mesi fa durata appena 50 giorni ma che ha comunque lasciato il segno nella testa del mister perugino: “Di San Giovanni non posso che parlare bene, una grande piazza ed una grande famiglia a livello societario che nei 50 giorni di mia permanenza mi ha dato comunque molto sotto il profilo personale. Purtroppo ci siamo fermati per quello che sappiamo, la strada che avevamo intrapreso sembrava quella giusta ma ormai questi sono discorsi che non hanno senso. Ho un ottimo ricordo davvero di tutti, con la dirigenza mi sono sentito anche non molto tempo fa ed ho un’amicizia, come ben sapete, con Cristiano Caleri datata ormai molti anni fa. Se ho del rammarico per non essere rimasto? I miei obiettivi e quelli societari non collimavano, ci siamo lasciati con una cordiale stretta di mano ed un ottimo ricordo come vi ho già detto. Sarà comunque piacevole ritrovare persone con i quali ho instaurato nonostante la mia breve esperienza un rapporto di reciproca stima”. Gli azzurri di Iacobelli li ha visti due volte, tanto è bastato per avere questo giudizio: “Ho visto due partite della Sangio e non sarà certamente facile avere la meglio domenica, è allenata da un personaggio che conosce la categoria come le proprie tasche vedi Agostino Iacobelli e in più è un collettivo che ha nelle individualità qualche buon giocatore. Credo che stia rispettando la tabella di marcia, la classica squadra da prendere con le molle perché anche se non gioca da molto tempo ha, comunque, ha avuto la meglio su squadre importanti ed ha fatto buone prestazioni nel corso delle partite giocate. Non mi sbilancio ovviamente in pronostici, sarà a mio modo di vedere una partita aperta ad ogni risultato”.