Fabio Prosperi, classe 79, sta conducendo un ottimo campionato a Piancastagnaio, oltre quelle che erano le aspettative societarie che chiedevano una stagione di buon profitto ma non al punto tale di potersi lottare il primo posto con altre realtà che, rispetto alla formazione bianconera, hanno investito di più sul mercato Livorno e Grosseto tra tutte. E’ l’ex da parte bianconera della partita che dopodomani giocheremo al Fedini, in molti magari non lo ricorderanno perché ha vestito per pochissime volte la maglia azzurra ma lo ha fatto nel 2003-2004, con Maurizio Sarri in panchina, prima di essere ceduto a gennaio all’Olbia. Nonostante i pochissimi mesi trascorsi in terra valdarnese ha comunque un buon ricordo della nostra piazza: “Sono passati tantissimi anni, ma io di San Giovanni ho ancora un buon ricordo – afferma il tecnico abruzzese ma ormai tarantino di adozione – purtroppo non ero troppo pronto per il gioco di Maurizio Sarri e fu inevitabile la mia cessione nel gennaio del 2004 dopo pochissime partite in quella squadra che poi alla fine conquistò la C1. Arrivai dal Castel di Sangro assieme all’attaccante Colella, fummo notati la stagione prima da Morandini proprio al cospetto della Sangio che vantava giocatori che poi hanno fatto anche una carriera importante vedi Moscardelli. Purtroppo però non andò bene, ciononostante stimo e ho sempre stimato Sarri che ho avuto il piacere di ritrovare quando ancora facevo il calciatore in un Sorrento – Taranto e fu l’occasione per salutarci. Poi ognuno ha preso le sue strade ma soprattutto lui è divenuto un gran tecnico come infatti ho sempre pensato”. Ma torniamo ai giorni nostri, alla partita in programma tra quarantott’ore che l’attuale mister amiatino inquadra così: “Sinceramente sono rimasto sorpreso dal cammino che ha compiuto la Sangiovannese nel girone di andata perché la reputavo una delle formazioni che potesse stare tranquillamente nelle zone medio alte di graduatoria. Peraltro giocammo un’amichevole ad agosto facendo anche una brutta figura, il calcio vero evidentemente ha espresso valori diversi col passare delle settimane ma domenica sarà tutt’altra storia rispetto alla gara di andata. E’ un gruppo salute, è stato rivoluzionato l’organico con giocatori che conosco anche bene tra i quali Cicarevic che non c’entra niente con la serie D e ci darà sicuramente del filo da torcere. Non guardo la posizione di classifica dato che la squadra è totalmente nuova e ho un messo tutti sull’attenti perché sicuramente troveremo davanti un organico in buona salute ma anche affamato di punti per risalire posizione di classifica”. E quando gli chiediamo cosa teme più nello specifico proprio riguardo a questo impegno risponde in maniera diretta: “Detto del valore dell’avversario, temo più che altro il terreno di gioco che vedendolo dalle immagini non mi sembra ben messo anche, probabilmente, per le piogge di questi giorni. È vero che siamo abituati al sintetico ma i 40 punti che abbiamo fatto fino a oggi sono arrivati anche in gare dove c’era l’erba naturale. Speriamo insomma che il terreno non sia così malmesso, ci rimetterebbe lo spettacolo e le ambizioni di due squadre che sicuramente vorranno giocarsela a viso aperto”.