Leonardo Fabbrini (nella foto by Sangiovannese calcio) è da tre anni all’interno del settore giovanile della Sangiovannese ed è proprio dal suo avvento che è nata la scuola portieri che vede impegnati quattro preparatori e quasi 30 “piccole saracinesche” da dover allenare ogni giorno. In esclusiva per forzasangio.it ha parlato della sua esperienza e dei ragazzi più promettenti che ha e sta avendo il piacere di crescere professionalmente e umanamente.

3 anni di scuola portieri e tante soddisfazioni vedendo i risultati…..

“Assolutamente. Questo percorso è nato proprio 3 anni fa nel momento in cui sono arrivato qui e i risultati ci sono assolutamente stati. Io e i miei 4 collaboratori alleniamo i portieri dagli Allievi Regionali in giù ed essere in forza alla Sangiovannese è una soddisfazione, porti in giro per la Toscana ma anche al di fuori un nome importante e questo non può essere che un vanto”.

Come si articola il vostro lavoro ?

“Praticamente lavoriamo con circa 27-28 ragazzi, siamo 4 preparatori ognuno con delle mansioni specifiche proprio per poter lavorare con loro a 360°. Lo facciamo in due fasce orarie, dalle 15 alle 17 e dalle 17 fino alle 20. E’ un impegno, ho tanti piccoli calciatori sui quali stiamo lavorando ma anche arrivano soddisfazioni che nemmeno immaginate. Ora mi sono arrivati anche due bambini del 2011, siamo comunque qui con l’intento di farli crescere sia sotto il profilo calcistico che naturalmente umano”.

Beni, Billi, Noli, Barberini: cosa possiamo dire su questi ragazzi convocati in rappresentativa ? 

“Beni è un 2002, fortissimo tra i pali ma deve migliorare tanto sotto il profilo caratteriale altrimenti a quest’ora sarebbe già in prima squadra. Noli è un 2003 di Sinalunga, ha avuto esperienze a Gubbio e c’abbiamo e ci stiamo lavorando molto alla pari dei due più giovani Billi e Barberini del 2005 più volte finiti in rappresentativa. Billi addirittura fa parte di una rosa composta perlopiù da coetanei provenienti dai tornei “Elite” e la dice lunga sulla qualità del ragazzo. Che ancora – e ci mancherebbe – deve crescere alla pari degli altri in determinati aspetti sui quali stiamo lavorando”.

E di questo Messina finito sotto la lente di ingrandimento della Serie A cosa può dirci ? 

” Che è un gran portiere, strutturalmente già formato basti pensare che è un 2006 alto 185 cm e che a mio modo di vedere finirà sicuramente tra i professionisti. Già ha fatto un paio di provini per il Bologna, non è andato a buon fine il trasferimento per ragioni di età ma continuando così non avrà problemi in futuro. Potrebbe restare un altro anno da noi a quanto appreso e poi spiccare il volo verso società più consone alla sua bravura”.

Ci sono altri portieri più giovani sui quali scommetterebbe ad oggi ?

” E’ decisamente presto ancora per dire se uno sarà più bravo o promettente degli altri anche perché in età adolescenziale tutto può accadere. Devo però dire che si sono due bambini del 2007 come Gioli (nipote di Graziano ex segretario della società n.d.r.) e Tuberoni che già hanno vinto coppe come miglior portiere nei tornei che vengono organizzati tutto l’anno. Gioli addirittura va a letto col pallone, vediamo un po’ ma come ripeto ancora è decisamente prematuro”. 

Veniamo a parlare nello specifico di Leonardo Fabbrini…..

” Leonardo Fabbrini è stato un portiere mediocre, oltre qualche presenza in Eccellenza non sono mai andato e tra infortuni e scarse possibilità di arrivare in campionati importanti ho deciso a 23-24 anni di intraprendere questa carriera dopo aver studiato e conseguito alcune specializzazioni. Non è chiaramente il mio lavoro ma rappresenta un piacere puro credetemi, sono stato con Marco Coppi a Rignano con la prima squadra in Eccellenza, dopo sono andato al Tegoleto nella zona in cui vivo peraltro e poi approfittando dell’occasione che lavoro in Valdarno grazie ai rapporti con alcuni dirigenti azzurri tra i quali Omar Targi e Maurizio Minghi ho intrapreso 3 anni fa quest’avventura che mi sta riempendo di tante soddisfazioni”.

E nel suo futuro ci sarà sempre la Sangiovannese ?

“Almeno il prossimo anno resterò qui lo posso già annunciare. Professionalmente e umanamente sono stato e sto benissimo in forza a questa società, mi parlavano prima del mio arrivo dello “stile Sangio” e devo dire che esiste davvero per una serie di componenti che ho avuto il piacere di apprezzare in questi anni. Personalmente non posso che ringraziare, non mi fanno mancare niente e al di là di qualche piccola problematica logistica sui campi di gioco è davvero una soddisfazione esser parte della Sangiovannese”.