Il calcio a volte prende a volte da. Il calcio è uno sport maledettamente bello per questo e a San Giovanni ne abbiamo una prova tangibile: alzi la mano chi al 26 Gennaio scorso giorno della sconfitta sul neutro di Scandicci avrebbe scommesso nemmeno un mese dopo di vedere la Sangio lanciata e in lotta fortemente per il primato. Io non l’avrei certamente fatto ma anche sono un pessimista di natura, conoscendo però l’umore e il clima che respirava nella Città Natale di Masaccio all’indomani della partita coi ragazzi di Ghizzani di mani alzate ne avrei viste ben poche. Forse nessuna sono onesto. E allora ecco il mio editoriale che parlava di fallimento, i mugugni logici di una piazza che a – 8 dalla vetta contestava l’operato della società e il pensiero a dover già issare bandiera bianca per le ambizioni di primato troppo presto per quelle che sono le tradizioni calcistiche di una città abituata a ben altri palcoscenici. E poi cos’è successo ? Che in quattro partite sono arrivate tre vittorie ed un pareggio che hanno messo alle spalle tutte le polemiche e rilanciato clamorosamente le ambizioni verso il primo posto ora distante sole tre lunghezze. Abbiamo rosicchiato punti importanti specie a Foiano e Castelnuovese, messo attualmente alle spalle squadre come Sestese e Lanciotto che c’hanno quasi sempre preceduto in classifica e rialzato sopratutto il morale di una piazza che è letteralmente passata dalle stalle alle stelle. Di solito si afferma il contrario, per una volta invece è accaduto che San Giovanni abbia ricominciato a sognare ad occhi aperti e pur essendo consapevole che sarà dura salire in serie D dalla porta principale ha ritrovato comunque quell’entusiasmo che solo un mese fa sembrava riposto nel cassetto. Merito di ciò ai calciatori- che alla fine sono loro a scendere in campo – a mister Benedetti che sta mettendo in pratica quello che la società gli ha chiesto all’atto del suo incarico e ai dirigenti stessi che con grandi sacrifici stanno onorando tutti gli impegni presi coi tesserati ad inizio stagione. Il punto principale di quest’evoluzione mi rimane difficile trovarlo ma come ho sempre sostenuto da qualche tempo a questa parte ora come ora contano solo i risultati e questi sono dalla parte di Andrea Benedetti e dei suoi ragazzi. Che stanno peraltro attuando un bel calcio, subendo poco in fase difensiva e pungendo quando serve là davanti basti vedere ieri nel primo tempo dove solo un grande Delfino ha impedito di andare negli spogliatoi con più gol all’attivo. Sarà un momento che gira bene, sarà che la squadra sta assimilando il lavoro del nuovo allenatore ma oggi è GIUSTO credere anche alla vetta perchè a tre punti di distanza con 6 giornate da giocare tutto può realmente accadere. La Sangiovannese d’altronde in Eccellenza deve recitare questo copione, non certo quello di uno o più mesi fa. Siamo una delle pochissime società di un certo blasone ad essere rimaste dopo il fallimento nei tornei regionali e ora come ora il nostro imperativo dev’essere quello di non mollare la presa perchè il primo posto finale passa anche dai risultati che De Gori e compagni riusciranno a portare in fondo Domenica dopo Domenica. Partendo ovviamente dal match in programma alla fine di questa settimana a Castelnuovo, al cospetto di una compagine forte che non avrà uno dei suoi elementi di maggior spicco come Manuel Mugnai che sarà squalificato Giovedì dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Crediamoci gente, siamo tornati prepotentemente in corsa per un obiettivo che San Giovanni Valdarno insegue dal ritorno in questo maledetto campionato di Eccellenza e proprio Domenica a Castelnuovo civilmente – e sottolineo civilmente – dovrà essere nostra premura far sentire ai ragazzi quanto vogliamo che questa stagione si trasformi in qualcosa di indelebile per tutti noi. Non è uno spareggio quello con gli amaranto di Rigucci ma una gara importantissima si visto che saranno di fronte la seconda e la terza forza del girone. Fa bene poi il presidente nelle interviste che ha rilasciato a gettare acqua sul fuoco dell’entusiasmo; a inciampare non ci vuol niente, basta un minimo calo di tensione che la frittata è in agguato e ora tutto ciò non può accadere. Siamo tornati in ballo anche inaspettatamente e a questo punto scusate la presunzione vogliamo ballare fino alla fine. Castelnuovese, Baldccio Bruni, Sestese, Lanciotto Campi, Albinia e Rignanese sono gli ultimi sei esami della stagione e per quello visto nelle ultime quattro settimane possiamo superarli tranquillamente a pieni voti.
Nella foto di Mauro Grifoni l’esultanza della squadra ieri al triplice fischio sotto la gradinata