Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: ASD Sangiovannese 1927 

Ho voluto mettere come immagine principale l’unica cosa degna della giornata di ieri, la coreografia della Gradinata Marco Sestini che, magari meno pomposa di altre, è stata comunque piena di significato con tutti i nomi dei nostri amati tifosi che, dall’inizio del 2021, ci hanno purtroppo lasciato. Non trovo alcunché di bello nella Domenica appena trascorsa, il Montevarchi ha passeggiato da noi e sempre sul nostro campo ha festeggiato una promozione in Serie C che, senza ombra di dubbio, coi risultati sul campo, numeri alla mano, ha dimostrato di meritare. Non sono stato sorpreso da questo, me l’aspettavo insomma ma dalla Sangio volevo e pretendevo di più. In pratica non siamo mai scesi in campo, non siamo mai riusciti a contrastare la loro forza, siamo stati incapaci di costruire un’azione – dico una – degna di nota se non la traversa di Polo sul finale a festeggiamenti in atto, zero mordente e zero grinta nei contrasti come invece, una gara del genere, dovrebbe richiamare. Una delusione totale, una squadra molle sotto ogni punto di vista e ciò non è andato giù perché si possono perdere le partite, si possono perdere i derby ma in questo modo, senza mai entrare in gara, fa davvero male o, per meglio dire, incazzare. Nella gara di andata, per esempio, non facemmo di certo fatto una prestazione di altissimo livello ma almeno fino al 90esimo abbiamo lottato, ieri ci siamo fatti subito intimorire dalla loro forza e già dai primi minuti si notava come per grinta e voglia di avere la meglio sull’avversario c’era una certa differenza. Nemmeno una pedata data bene e nei limiti del regolamento, nemmeno un’ammonizione, sulle seconde palle come scritto in cronaca diretta si arrivava, per l’appunto, secondi e altre piccole situazioni che non elenco altrimenti faccio buio. In parole povere, la peggior Sangiovannese dell’anno nella gara più sentita e dalla quale doveva avere un altro atteggiamento. Per rispetto a se stessi, alla società e per rispetto a noi tifosi scusate se è poco ! Poi avremo tempo per parlare del nostro GRANDE campionato, dei voti sui singoli che saranno comunque alti ma ieri serviva altro, volevamo altro, volevamo vedere una squadra almeno con un po’ di mordente, almeno che si facesse rispettare sul piano fisico e invece niente di niente. Stendiamo un velo pietoso che è meglio, Mercoledì si chiude ufficialmente la stagione a Trestina e subito dopo sarà tempo di programmare il futuro. E anche se in Umbria sfornassimo la prestazione del secolo non conterà un bel niente, ieri dovevate regalarci una “piccola” soddisfazione ma avete fallito clamorosamente.