Che la giornata di ieri fosse stata all’insegna degli sbadigli me l’ero immaginato già prima di arrivare allo stadio di Rignano. Ormai sono tre anni che facciamo queste categoria, sono tre anni che vedo negli ultimi 90 minuti risultati praticamente scontati e sempre all’ultima giornata sono tre anni che arrivo senza mai festeggiare quello che sogno sempre e comunque dal ritorno in questo maledetto torneo regionale: la promozione in serie D. Anche stavolta sono per meglio dire siamo rimasti a bocca asciutta. Ma al di là di quello che è successo sul campo e che c’era da immaginarselo onestamente non è piaciuto l’atteggiamento della squadra, in particolar modo a quella frangia di tifoseria che anche ieri in barba ai pronostici già scritti ancor prima di dare il calcio d’inizio è comunque salita nella vicina Rignano tentando come sempre accade la Domenica di incitare la maglia azzurra. Tentando, già, perchè alla resa dei conti lo spettacolo offerto dagli 11 azzurri in campo non è stato certo all’altezza pur con tutte le attenuanti del caso e difatti la sera stessa girellando su Facebook mi trovo davanti ad un post sul profilo de “La Sangio 1927” gestito dall’amico Francesco che lascia pochi dubbi sull’interpretazione. Ecco il testo integrale: “ACIREALE TARANTO FOGGIA NAPOLI MANTOVA CREMONA FIRENZE PERUGIA PAVIA PISA FROSINONE GELA SASSARI SAVONA LA SPEZIA IVREA VENEZIA RIMINI SALERNO Questa maglia non è MAI stata da sola….dalla profonda Sicilia al Nord Italia…girando tutto lo stivale, nei più prestigiosi stadi italiani e questa gente non può accettare i BISCOTTINI dei campetti regionali. Questa società deve professare chiarezza e correttezza massima, se volete portarci in Serie D la strada la sappiamo tutti qual è e noi saremo al vostro fianco per sostenerla perché questi colori non possono andare in campo facendo favori agli altri, noi bisogna cercare di vincere a prescindere visto che tutti si sbattono di noi, facendo sempre la partita della vita….LA SANGIO SCENDE IN CAMPO SOLO PER VINCERE…questo è il solo modo per onorare la nostra maglia, oggi la sorte ha voluto che il Foiano perdesse in modo da conquistare comunque la finale…ma non è stata onorata la fede azzurra…a San Giovanni non sono accettabili certe prestazioni sapete come agire in futuro, qui non siamo a Talla o Olmoponte, si pretende chiarezza impegno per una piazza che in Eccellenza non c’incastra NULLA, FATE CHE OGGI SIA STATA SOLO UNA BRUTTA PAGINA DA DIMENTICARE SUBITO. CI VEDIAMO IN FINALE!!!….AVANTI SANGIO AVANTI ULTRAS”  Per la serie a noi il “biscottino” non piace affatto, o si digerisce male come meglio volete. San Giovanni Valdarno si differenzia in categoria anche per queste particolarità: se cose come quelle di ieri fossero accadute nei restanti campi del girone sarebbero state normali, a San Giovanni cari miei non è così perchè a San Giovanni il calcio si vive diversamente e meno male aggiungo io. Ora, non che sia accaduto chissà cosa però anche secondo me è giusto che i tifosi alzino la voce per far capire che certe prestazioni a loro non vanno giù indipendentemente da quelli che sono gli stimoli o gli obiettivi da conseguire all’interno del rettangolo verde. Da qui al 4 Maggio – quanto sarà lunga per tutti noi ! – le cose dovranno assolutamente cambiare anche se non vi nascondo che sono molto preoccupato in vista della finalissima. Le domande che mi pongo e credo si pongano anche i tifosi stessi sono queste: non pagheremo a caro prezzo la rincorsa al San Donato ? In che stato arriverà la squadra a quest’appuntamento sotto il profilo fisico ma sopratutto mentale ? Risposte che avremo solo il 4 di Maggio al triplice fischio della gara che ci vedrò di fronte ad una tra Castelnuovese e Sestese. Il fatto che passiamo ai nazionali anche solo con un pareggio non mi rilassa affatto; abbiamo visto che fine ha fatto il San Donato con noi l’anno scorso e quando siamo di fronte a gare uniche al cospetto di signori avversari come quelli che andremo ad affrontare tutto può realmente accadere. Prendiamoci comunque anche noi tifosi questo mese scarso di stop proprio come la squadra per ricaricare le pile. Se qualche Domenica la passiamo per musei, shopping o all’interno dell’Ikea sopravviveremo comunque lo stesso.