Chi ha a cuore le sorti del calcio azzurro comincerà questa settimana con un bel sorriso, proprio come è accaduto sette giorni fa all’indomani del bel successo a Tavarnelle contro il San Donato che ieri s’è rifatto con gli interessi vincendo 3 a 0 in un mai facile campo come quello di Rignano. Al cospetto di prestazioni come quelle di ieri credo che nonostante tutto sia giusto fare un plauso alla squadra, che magari non avrà espresso quel gioco che tutti attendono ma che alla fine ha portato negli spogliatoi quello che alla vigilia gli era stato chiesto: vincere. Questo Porta Romana non so obiettivamente se è un fuoco di paglia o qualcosa di più ma sono della convinzione che non sarà mai facile batterlo; gioca bene al calcio, è la classica società tranquilla oserei dire a conduzione familiare che non pressa psicologicamente i tesserati ed ha un parco giocatori magari non vasto che nell’11 titolare può tranquillamente farti male specie con quel Niccolò Chiarelli davanti che ieri non avrà fatto gli sfracelli dello scorso anno ma insieme al compagno Conti rappresentano un duo d’attacco interessantissimo. Insomma, c’è di che esserne soddisfatti e fieri dell’acuto di ieri pomeriggio perchè partite come queste non sempre si portano al triplice fischio con l’intera posta in palio. I soliti palati fini, quelli che a San Giovanni non so come hanno assistito fino a quattro anni alle gare di Champions League più volte hanno detto nel corso e alla fine della partita ” eh, ma se non c’era Muscas a fare quella parata del primo tempo raccontavamo a quest’ora un’altra partita perchè con questo gioco si va poco lontani…..”. Scusatemi tanto, sono d’accordo nel dire che la parata di Muscas oltre che bella è stata decisiva ma dove gioca questo ragazzo ? Nella Sangio o nel Porta Romana ? Quante volte nel corso dell’anno scorso o quest’anno ( vedi San Gimignano) abbiamo più volte trovato portieri che c’hanno sbarrato la strada e impedito di ottenere quello che realmente meritavamo sul campo ? Siamo obiettivi gente, Muscas fino a prova contraria è un tesserato della Sangiovannese e come l’attaccante ha il dovere di mettere la palla dentro il sacco stesso dicasi per il portiere che deve cercare di evitare più gol possibili. Tutto sommato poi non è stato preso nemmeno a pallonate, il Porta Romana cioè ha fatto la sua partita e quando sento a fine gara mister Ridolfi asserire che tra le due contendenti la sua squadra avrebbe sicuramente meritato di vincere mi chiedo se nell’arco dei 90 minuti sono stato al Fedini o in chissà quale altro posto diverso dallo stadio. Il gioco ? Non siamo di fronte al calcio champagne sono il primo a sottolinearlo, davanti Petroni e De Gori sono ancora lontani dalla forma migliore e Petriccione pur impegnandosi tantissimo quando entra a partita in corso non incide come dovrebbe. Ma l’Eccellenza è questa cari miei, un classico torneo dove giocare bene e vincere è rarissimo e alla fine contano soltanto i gol non le belle azioni o i tiri nello specchio della porta. Il titolo di questo mio editoriale è eloquente, se qualcuno s’aspetta in queste categorie di vedere chissà cosa è bene che cambi sport o magari campionato anche se dubitiamo che in serie D il tasso qualitativo sia doppiamente superiore specie per chi ha le ambizioni di salvarsi. Prendiamoci i punti ora come ora. Il bel gioco (forse) arriverà.
Nella foto di Mauro Grifoni la decisiva parata di ieri del portiere Matteo Muscas