La Sangio torna da Bucine con un pareggio che a me come a molti altri rimane difficile inquadrare. Intendiamoci, prendere un punto su di un terreno non facile come quello arancio-verde dopo due vittorie consecutive è sempre positivo e allunga la serie utile di risultati ma sono stati tanti coloro che al triplice fischio hanno storto la bocca. Già, perchè se da un lato la squadra ha giocato in 10 per quasi tutta la gara e quindi in handicap rispetto all’avversario dall’altro paradossalmente c’è stata solo la Sangio in campo e sfidiamo chiunque a dire il contrario. Sembrava – insomma – che un uomo in meno l’avesse l’11 di Cocollini, che ha svolto il compitino di giornata limitandosi spesso e volentieri a non rischiare per poi sperare in qualche ripartenza che alla resa dei conti non ha mai prodotto seri pericoli dalle parti del bravo Matteo Muscas. Il nodo della questione principale però è un altro e non riguarda tanto la prestazione di Romanelli piuttosto che quella di Frijio che ieri hanno giocato una signora partita; l’indice stavolta lo punto (mal)volentieri sul sig. Cavallini di Carrara che come i suoi predecessori delle passate settimane ha purtroppo confermato che il livello qualitativo della classe arbitrale in queste categorie è davvero scarso. Tralasciando le espulsioni di Fedeli per fallo da ultimo e di Righeschi nel finale che potevano essere tranquillamente sanzionate perchè vi erano da regolamento tutti gli estremi, mi viene da pensare semmai sui tre (3 !!) calci di rigore che nel corso del secondo tempo non ci sono stati assegnati. Li per lì avevo visto palese quello di Benucci col buon Denis Bega che va direttamente sulle gambe dell’ex compagno ma le immagini testimoniano anche altri due episodi, rispettivamente la spinta di Simone su De Gori e nel finale la trattenuta di Sanseverino su Petriccione proprio come è accaduto in Coppa Mercoledì con la sola unica grande differenza che lì fu assegnato il giusto penalty. In tutti e tre i casi l’arbitro era lì e sopratutto dopo l’episodio di Benucci è risultato palese di come sia andato in bambola successivamente non fischiando nel conseguente capovolgimento di fronte un fallo grosso come una casa ai danni dei giocatori locali. Famosa legge della compensazione ? Non lo so, sicuramente lo sa lui soltanto il perchè di certe decisioni ma una cosa è certa: meritiamo più rispetto, o se meglio volete che ci venga assegnato il nostro. Qualcuno al triplice fischio ha asserito ” Ma vi ricordate che Domenica c’hanno graziato su Muscas nel primo tempo…..???” possibile però aggiungo che dobbiamo pagare dazio per ben tre volte al cospetto di un episodio dubbio come quello col Porta Romana ? Ora siamo forse in credito di due episodi verso le direzioni arbitrali ? Così cari miei non va, è tre anni che scorrazzo per i campi dell’Eccellenza e raramente sono tornato a casa col ricordo di un direttore di gara che bene aveva arbitrato quel o quegli incontri. Siamo nei dilettanti, colpa non certo del comitato regionale ci mancherebbe che però avrebbe il dovere di vigilare meglio su chi manda nei campi da calcio. Non saremo in serie A ma pur sempre in una categoria dove comunque girano dei soldini e dove le società in particolar modo fanno salti mortali per mantenere gli impegni presi coi tesserati. Ci vuole più rispetto. Perchè poi non solo una volta ma in più occasioni mi toccherebbe pensare davvero male……
Foto: Mauro Grifoni