Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: ASD Sangiovannese 1927
Non voglio soffermarmi troppo sulla teoria del “bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno”, che mi è sempre rimasta sulle palle, piuttosto analizzare questo 0-0 giunto ieri in casa nostra contro il Figline che ha dato seguito alla pesante affermazione di Seravezza. Non posso definirmi contento al 100% ma, al tempo stesso, considerate anche le assenze che vantavamo e non certo di secondo piano, è stato racimolato un pareggio contro una buonissima formazione, che ha dimostrato di meritare tutti i punti conquistati oltre ad avere, nel suo organico, alcune buone individualità che, con pochi spicci o poco più, hanno permesso di condurre una stagione all’insegna della massima tranquillità. Nel computo generale posso comunque affermare che quella di ieri è stata una giornata positiva, un’altra domenica è passata così come la classifica è stata nuovamente smossa e come, giustamente, ha asserito Bucciarelli nel dopo gara in una situazione come la nostra anche certi “brodini” possono far comodo anche, e soprattutto, nella testa dei giocatori perché fossimo usciti sconfitti sicuramente avremmo affrontato la trasferta di Cenaia con un altro piglio. Perché, a onor del vero, se noi possiamo recriminare per l’occasione di Rotondo dalla sponda opposta il Figline forse l’ha sbagliato ancora più grosso con quel palo colpito a Timperanza battuto. L’unica perplessità che, semmai, mi resta è legata ad alcune scelte che non mi hanno convinto come la posizione di Nannini, abituato da sempre a vederlo vertice basso di centrocampo e spostato, per l’occasione, a mezz’ala dove onestamente ha combinato ben poco. Reparto poi troppo lento e macchinoso, non siamo mai riusciti a cambiare passo. Ma resta, e ci mancherebbe, un mio umile giudizio e non una frecciata nei confronti del buon Atos che sta avvicinandosi, alla pari dei suoi ragazzi, a un obiettivo che quando l’avremo centrato, perché lo centreremo, lo si potrà senz’altro definire come una sorta di miracolo. Tutto dipende da noi come ormai è prassi da qualche settimana a questa parte, il calendario propone questa domenica la trasferta di Cenaia che contrariamente a quanto qualcuno possa pensare è molto più difficile di tante altre. Preferisco, è vero, andare là piuttosto che Piancastagnaio ma troveremo una formazione che, seppur retrocessa, ha dimostrato nelle ultime settimane di non voler lasciare niente all’avversario. È un campionato talmente pazzo, basta vedere quello che succede in vetta con risultati tutt’altro che scontati settimana dopo settimana. Ma noi degli altri non ce ne può fregare di meno, mettiamo a referto questi benedetti 3-4 punti su 12 che restano da qui alla conclusione e lanceremo il cappello per aria.