E’ evidentemente destino che con la Castelnuovese dobbiamo sempre giocare al cospetto di acquazzoni d’altri tempi. Successe lo scorso anno a Castelnuovo quando vincemmo grazie alla doppietta di De Gori, in casa col gol di Missaglia ad una manciata di minuti dalla fine e proprio ieri nello scontro decisamente più importante che il calendario ci offriva dall’inizio del campionato. 3 partite sotto l’acqua, 3 vittorie che ben venga ogni volta che affrontiamo gli amaranto mi viene da dire ! Statistiche a parte il sofferto successo che abbiamo conseguito ieri è forse il più importante degli altri due che ho appena citato; ci ha infatti permesso per la prima volta dall’inizio del torneo di far capolino nelle zone che più contano, darà ai giocatori certamente un’iniezione di morale importante in vista di due trasferte consecutive difficilissime come Anghiari e Sesto e c’ha fatto finalmente godere si GODERE , perchè quando una squadra come la nostra partita malissimo e in piena rincorsa verso le zone vince partite come quelle di ieri battagliando su tutti i fronti la soddisfazione per chi ha a cuore questi colori e doppia forse tripla oserei aggiungere. Con questo – e l’ho più volte ripetuto nel corso della settimana alle spalle – non abbiamo fatto niente ma intanto teniamoceli ben stretti questi tre punti specie perchè oltre ad essere arrivati con la capolista sono stati conseguiti al cospetto di un tempo infame che poteva in ogni momento rovesciarti la frittata. Perchè non ho paura nel dire che tutto sommato c’è andata bene dato che con un campo in quelle condizioni e un pallone viscido poteva tranquillamente succedere tutto anche arrivare il gol del pari. E invece così non è stato, abbiamo messo fieno in cascina grazie ad una prestazione di gran carattere in cui emergono a nostri avviso tre fattori: la conferma ( alleluia !!!!) di avere un portiere come Matteo Muscas sul quale si può fare affidamento, un duo a centrocampo come Nardoni e Mugelli che in giornate come quelle di ieri quando c’è sopratutto da lottare fanno la differenza e sopratutto lei ovvero la gradinata che non conosce stagioni o condizioni meteo che tengono. Qualcuno mi ha “accusato” di essere parte elogiando spesso e volentieri questi ragazzi ma non vedo che male c’è visto che dico la verità. Detto che l’80% di loro sono ragazzi che ben conosco e coi quali sono cresciuto nel corso degli anni è giusto spendere una parola perchè vederli in circa 100 unità sotto l’acquazzone cantare per 95 minuti è stato semplicemente uno spettacolo. E non è un caso isolato perchè San Giovanni senza nulla togliere alle altre squadre di questo e l’altro raggruppamento ha una marcia in più sotto questo profilo. Può essere un’arma a doppio taglio l’ammetto ma un giocatore quest’arma l’accetta ben volentieri perchè è gratificante. State tranquilli, domani alla ripresa degli allenamenti a San Donato in Poggio non volerà una mosca dopo il clamoroso scivolone di Calenzano, da noi immagino quale atmosfera ci sarebbe stata nel caso in cui fossimo usciti sconfitti dalla gara di ieri. E’ invece no, il bel gol di Vincenzo Petriccione sul quale bisogna puntare senza ma e se almeno fino alla riapertura del mercato c’ha proiettato in un’altra ottica e tutti ora siamo belli speranzosi. Il calcio è così, a volte toglie e a volte dà e per fortuna da qualche settimana siamo tornati a pensare positivo. Casomai – questo si – non esaltiamoci troppo ma continuiamo a stare vicini a questi ragazzi partendo da Domenica ad Anghiari. In proposito, i tifosi mi confermano che alla sede ultras sono aperte le iscrizioni ai due pullman allestiti. Facciamo vedere gente che vogliamo toglierci prima possibile da queste categorie !
Nella foto di Mauro Grifoni l’esultanza dei giocatori sotto la gradinata al termine della partita