Eccoci qua amici azzurri e non, a commentare una partita che non resterà certo ben impressa nella nostra mente per il gioco spumeggiante che la squadra ha offerto ma che ci consente di poter ancora sperare di accedere alla finalissima con una tra Pietrasanta Marina e Lentigione. Lo 0-0 che ieri abbiamo conquistato al termine del match con l’Avezzano può essere visto anche positivamente secondo il mio punto di vista; non sono talmente ipocrita dal dire che sono contento, avrei preferito di gran lunga un successo come tutti coloro che hanno a cuore questa maglia ma l’aver impattato a reti bianche ci consente nella gara di Domenica prossima di scendere in campo non dico tranquilli ma con la testa di chi può aspirare a qualunque tipo di risultato. Chiaro, se quella palla di Moro al 19esimo della ripresa fosse entrata sarebbero stati guai seri con la qualificazione appesa praticamente ad un filo, così però “basterebbe” anche un pari con gol per brindare e proseguire in questo cammino e alla resa dei conti non mi sembra di aver detto chissà cosa di irraggiungibile. Con lo 0-0 addirittura si andrebbe ai supplementari con eventuali rigori per cui vedete come i giochi siano ancora aperti e come i i nostri hanno ancora tutte le carte in regola per arrivare alla doppia sfida del 1-8 Giugno. Non so a voi ma l’Avezzano visto ieri a me sembra avversario abbordabile. E’ vero che giocava in trasferta e non era certo obbligato a fare la partita e conquistare il successo pieno ma non m’è parso quel gruppo – vedi Terracina lo scorso anno tanto per intenderci – che possa schiacciarci e conseguire la qualificazione al turno successivo con una facilità estrema. Dopo – si sa – nel calcio tutto può accadere ma a bocce ferme e con una notte passata dico che sono d’accordo col nostro mister quando afferma che le possibilità di andare avanti sono ancora rimaste al 50%. Il fatto poi di aver visto ieri a fine partita i giocatori dell’Avezzano salirsene in pullman con la consapevolezza di aver quasi superato l’ostacolo mi mette bene ve lo dico, se non altro perchè se pensano di scendere in campo Domenica già sicuri della qualificazione è un grosso vantaggio per quanto ci riguarda. Al triplice fischio poi potranno avere anche ragione su quanto appena asserito ma intanto la partita va giocata e non ha ad oggi un esito scontato come m’è parso di vedere negli occhi dei ragazzi di Di Loreto. I tempi per le polemiche, gli eventuali processi lasciamoli da parte per il momento perchè puntare l’indice su un giocatore piuttosto che un altro ora come ora non è certo positivo anzi, può fare l’effetto contrario e giocare a favore della squadra che ritroveremo Domenica. Ora come ora il nostro imperativo dev’essere quello di stare vicini a questi ragazzi, sostenerli fino all’ultimo secondo e fargli sentire quanto tutti noi o quelli che credono in questa società e in questo gruppo vogliono questa maledetta serie D. Ci aspettano 90 e forse più minuti di gioco, non deve intimorirci il fatto che giochiamo in trasferta dato che come detto ampiamente più sopra partiamo dal presupposto che tutto ancora è aperto al di là dell’ambiente sicuramente caldo che andremo a trovare. In tanti anni che seguo il calcio, in tanti anni che vado in su e giù per l’Italia e purtroppo negli ultimi tempi per la Toscana non ho mai visto vincere una squadra che ha dalla propria più pubblico dell’altra contendente. Se sei più forte vinci non ci sono troppe spiegazioni. Se fosse valida questa cosa la Sangiovannese sarebbe da un pezzo in serie D, avremmo vinto a mani basse tante partite mi viene in mente lo ” spareggio ” del 23 Dicembre del 2012 a San Donato e sarei qui a parlare non di uno spareggio nazionale ma direttamente del prossimo campionato e di scontri con compagini di fuori regione. Crediamoci gente e se alla fine andrà male allora cominceremo a puntare l’indice e a rifarsela con chi da un personale punto di vista è stato protagonista in negativo di quest’estenuante stagione. Guai a vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso…..
Nella foto di Mauro Grifoni il momento dell’intitolazione della Gradinata a Marco Sestini