A cura di Lapo Verniani
“Ritorna a distanza di 365 giorni il tanto atteso “Editoriale dell’anno” quello che è diventato a tutti gli effetti un appuntamento fisso per i lettori di ForzaSangio.it. Per la gran parte delle persone è consuetudine, nelle ultime ore di ogni anno, stilare una sorta di bilancio sui 365 giorni precedenti ricordando successi e sconfitte, gioie e dolori per ogni ambito della propria vita ed anche in questa occasione proveremo a farlo provando ad essere il più oggettivi possibile”
Ho deciso che quello che avete appena letto rimarrà l’attacco di questo articolo che ormai da qualche anno ho la fortuna di scrivere. Quello che vorrei che già dal prossimo anno cambiasse, anzi che venisse del tutto stravolto, sarebbe il contenuto. Purtroppo anche quest’anno ci troviamo a fare i conti con un annata troppo simile alle ultime, con le uniche novità rilevanti terribilmente negative. Come da mio carattere, non posso non partire dai dati positivi quindi, per chiudere questo 2024, ho scelto alcune parole chiave che rappresentano sia l’anno che ci stiamo lasciando alle spalle ma anche alcune speranze per quello che ci apprestiamo ad iniziare.
SALVEZZA: Ebbene si, siamo ancora in quarta serie, in D a giocarsi un campionato nazionale tra l’altro in un girone molto simile ad una vecchia C2 con rivali storiche e compagini blasonate e molti tra noi tifosi azzurri avrebbero fatto fatica a pensarlo solo 365 giorni fa, al termine di un girone di andata terribile che portò poi all’avvento di mister Rigucci e a un’imponente rivoluzione tecnica. E chissà come sarebbe finita se Timperanza non avesse bloccato quel rigore nel derby di ritorno della scorsa stagione…In futuro vorremmo che la parola salvezza sparisse dal nostro vocabolario magari per lasciare spazio a qualcosa di più attraente ed ambizioso.
ATTACCAMENTO: In una realtà quotidiana sempre più avara di punti di riferimento la passione che i tifosi (per bene) hanno per le loro squadre di calcio rimane tra i sentimenti più puri. Chi ha a cuore le sorti del Marzocco, e vorremmo fossero sempre di più, rientra a pieno titolo in questa categoria e non ha mai smesso di dimostrarlo anche in questi 365 giorni. Su questo tema vorrei ricordare quanto accaduto alla vendita dei biglietti che nel settore per noi riservato al Brilli Peri sono andati esauriti già al giovedì mentre qualcuno ha fatto fatica a raggiungere quota 500… ma si sa che per qualcuno il derby è con l’Arezzo!
GOL: Scendiamo un po’ sulla terra… calcistica. Per vincere bisogna segnare e da troppo tempo non abbiamo un bomber degno di questo nome che arrivi presto in doppia cifra e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi della squadra e soprattutto a scaldare i cuori e le ugole dei tifosi. Questo aiuterebbe anche nella “costruzione” di nuovi e giovani aficionados biancoazzurri.
VALDARNO: Per la prima volta in questo 2024 partecipiamo ad un torneo con le altre 3 compagini del Valdarno, e, visto che se Atene piange Sparta (e le altre città greche…) non ridono, potremmo porci come obiettivo di essere al termine della stagione la prima squadra della nostra cara vallata. Tutto questo con buona pace di chi da sempre si sente superiore e di chi pian piano ma con passione impegno si affaccia o torna a partecipare a questo livello calcistico.
ASTICELLA: l’innalzamento di questa famosa soglia sarebbe un perfetto regalo di Natale. Rimango convinto della bontà, della passione e dell’ambizione che anima le persone che operano nella stanza dei bottoni per questo spero che il 2025 ci porti segnali incoraggianti su questo fronte e magari che anche l’amministrazione faccia la sua parte proseguendo gli interventi sullo stadio (leggasi Torri Faro) dopo che il completamento della Cittadella dello Sport ci ha restituito degli ambienti che rappresentano un vero e proprio fiore all’occhiello in provincia e non solo.
Permettetemi di concludere con un pensiero personale ad una persona, Marco Merli che, in un anno già nero per il ventennale della morte del Presidentissimo Arduino Casprini ricorso solamente cinque giorni fa, ha lasciato un altro vuoto enorme e difficilmente colmabile. Marco, al quale mi legava, anche un rapporto di affetto personale è stato tra gli autori principali della rinascita (e mantenimento) del calcio sangiovannese negli utlimi 8 anni dopo la sciagurata era di Perpignano e anche per questo non sarà mai dimenticato.
PS: Caro Babbo Natale, come sempre per questo tema una postilla a parte, l’anno scorso dopo essere tornati a giocare il derby avresti dovuto lavorare sul risultato… purtroppo mi trovo costretto a rinnovarti, con un po’ di disappunto, questa importante richiesta!
Buon anno 2025 a tinte biancoazzurre!