Era dal lontano 1° di Settembre che non passavo una Domenica così rilassante. Qualcuno di voi affermerà ” Perchè mai il 1° Settembre ?” e la risposta è semplice: è stata l’ultima Domenica di riposo prima del via ufficiale della stagione 2013/2014. Chi come col sottoscritto e tanti altri che conosco passa l’ultimo giorno della settimana ( e non solo…) nel bel mezzo di un turbinio di emozioni che si esauriscono solo al momento di andarsene a letto è bello – per una volta – staccare la spina e dedicarsi a quello che uno ha maggiormente a cuore. Poi, è chiaro, l’orecchio alla radiolina o l’occhio verso il sito Internet a guardare in tempo reale i risultati degli altri ci scappa ma non è la stessa cosa, specie quando solo 24 ore prima sei andato in casa della capolista tornandotene successivamente a casa con un bel 2 a 0 che ha riaperto se uno vuole anche i giochi per il primo posto. Un anticipo l’avevamo già giocato per la verità, esattamente il 23 Novembre, ma 24 ore dopo eravamo intenti a raccogliere i cocci di una sconfitta che cominciò a mettere qualche dubbio nella testa dei dirigenti legato alla conduzione tecnica. Insomma, invece che una “Domenica bestiale” come cantava Fabio Concato abbiamo passato un bel “Sabato bestiale”. Si, proprio bestiale perchè almeno per quanto mi riguarda non avrei mai pensato di andare a Foiano contro una formazione lanciatissima e di chiudere la pratica in 30 minuti di gioco. Perchè al di là di quello che uno può dire dopo il secondo rigore di De Gori la pratica s’è archiviata lì visto che escluso qualche palla alta in area sempre preda del nostro grande Matteo gli avanti amaranto mai hanno creato grossi grattacapi o se meglio volete concluso nello specchio della porta. Un 2 a 0 che ci rilancia, che ci ha permesso di rientrare prepotentemente in zona Play Off grazie ai passi falsi di Sestese, Lanciotto e Castelnuovese e che rigenera un ambiente che torna finalmente a sperare in qualcosa di positivo. Ce lo meritiamo in fin dei conti, se lo merita anche e sopratutto la tifoseria che in barba anche al Sabato era presente in oltre 100 unità allo stadio “Dei Pini”. Poi come spesso accade c’è qualcuno che vuol macchiare questo momento con uscite poco simpatiche e che niente hanno a che vedere con la realtà. A cosa voglio alludere ? Al titolo di questo mio editoriale ovvero che se la Sangiovannese vince lo fa per meriti propri e non perchè lo vuole il Comitato Regionale. Se veramente fosse stata questa la volontà degli organi federali non avremmo avuto la squalifica del campo con la Sinalunghese, le tre giornate di squalifica a Lepre o le continue multe pagate dalla società anche per aver gettato qualche cicca a terra. Ci vorrebbe poi un editoriale intero per parlare di altri episodi avversi in questo campionato ma se proprio vogliamo ricordare il “clou” di tutto basta tornare indietro allo spareggio di Maggio col Terracina dove sullo 0 a 0 non ci fu assegnato un rigore che aveva del clamoroso oltre al fatto poi che venimmo puniti con l’ennesima multa e sopratutto la squalifica del Fedini. Se proprio fossimo stati nelle simpatie federali quale miglior occasione di quella per toglierci da un campionato regionale, in fin dei conti davanti non c’era il Barcellona che poteva vantare chissà quale passato ma un Terracina che storia calcistica alla mano niente aveva a che vedere con la nostra. In pratica è come se in questo senso mettevamo a confronto la Juventus col Catania. Ciò testimonia come le dicerie nate perlopiù nelle ultime due settimane lasciano il tempo che trovano. Due settimane già, perchè durante gli scorsi giorni nella consueta intervista raccolta da TV1 il mister della Bucinese Alessio Cocollini era tornato sulla gara di Domenica affermando tanto per cambiare l’aiuto avuto dalla Sangio nell’occasione del gol annullato a Pavani. E’ vero, Pavani era in posizione regolarissima ma forse il buon Alessio non ricorda nella gara d’andata l’aiuto avuto a sua volta sullo 0 a 0 quando non fu fischiato un rigore su Benucci per fallo di Denis Bega che anche nella vicina Pogi avevano visto. Avere la memoria corta a volte può servire a patto che dall’altra parte non ci sia un personaggio che ha belle stampate in testa tutte le partite giocate nell’anno in corso dagli azzurri. E questo personaggio passatemi la modestia sarei io. Per cui il consiglio che vi do è questo: pensate a come rialzare la testa, analizzando i vostri errori e non guardando quelli altri specie nelle direzioni arbitrali perchè anche la Sangiovannese ne ha avuti e molto probabilmente ne avrà. Lo so, perdere per un episodio dubbio contro una società gloriosa ( sfido chiunque a dire il contrario ) fa male vi capisco ma guardatevi bene intorno magari anche verso l’alto fiorentino precisamente a San Donato in Poggio dove la società fa e disfà a proprio piacimento. Gioca da una vita su un impianto che definirlo fatiscente è fargli un complimento, ottiene rigori in piena zona Cesarini, rinvia le gare per impraticabilità del proprio terreno quando a 5 km c’è lo stadio di Tavarnelle che può tranquillamente ospitare una partita vedi quella giocata con noi, si legge continuamente anche con la Sinalunghese di episodi dubbi che hanno cambiato l’evolversi di una partita. Anche con noi gol di Bruzzone in fuorigioco. Però finchè lo fa il San Donato è normale, la Sangiovannese no è aiutata dagli arbitri. Cari miei, cari dirigenti e cari allenatori riflettete meglio prima di aprire bocca che fate miglior figura datemi retta. Il sangue amaro fatevelo per altre cose, non è la Sangiovannese il male dell’Eccellenza anzi porta dei bei soldi alla società coi suoi tifosi. Chi vi scrive è il primo ad augurarsi di andarsene via da questo campionato, non avrò se non altro più a che fare con alcune persone vedi quei 4-5 “signori” di Foiano che al termine della partita di Sabato nel bel mezzo di una video intervista a Luciano Ravenni m’hanno “gentilmente” pregato di chiudere il filmato perchè non erano d’accordo con la disamina del Bestia Cane. Poi le solite affermazioni di rito “le interviste le fai in Autostrada o a San Giovanni non qui” più altre uscite poco simpatiche secondo le quali la mia situazione fisica mi permetterebbe di fare il gradasso. Pensate voi che fortuna ho avuto dalla vita quando oltre 10 anni fa un mister X in un incidente stradale m’ha procurato una lesione spinale. E comunque nel viaggio di ritorno assieme al fido Mauro Grifoni anche sull’argomento ci siamo fatti delle belle risate e arrivati ad una conclusione: l’educazione come il pane non la si compra al supermercato. O c’è o non c’è. E li almeno in quei personaggi non c’è e non ci sarà mai. FORZA SANGIO !