Scritto da Massimo Bagiardi 

Inutile starci a girare troppo intorno: quando la Sangio vince, almeno per il sottoscritto, è sempre un’enorme gioia che ti fa iniziare la settimana con il piede decisamente giusto, il classico morale alto. Non che il successo di ieri a Trestina ci abbia consegnato la salvezza in anticipo, ma aver avuto la meglio di una diretta concorrente, soprattutto lontano dal nostro stadio, ha confermato come questa squadra abbia tutte le carte in regola per poter salvarsi magari, e me lo auguro con tutto il cuore, con qualche giornata di anticipo rispetto a come siamo stati abituati negli ultimi campionati. All’atto pratico è stata una splendida domenica, come da tempo non passavamo, che ci ha permesso di poter non solo staccare il gruppo di Calori ma di mettere altri tre importantissimi tasselli alla nostra classifica che a quota 28 ci permette di poter fare qualche calcolo in più rispetto alle nostre dirette concorrenti. Come sapete io guardo esclusivamente i 42-43 punti, che vinca l’Orvietana piuttosto che il San Donato o il Terranuova non me ne può importare di meno, non appena sarà possibile tagliare questo traguardo sarò al riparo da ogni evenienza, così dice la storia nel campionato di serie D. Tornando però ieri ho visto sinceramente dei progressi rispetto alla partita di domenica, non avremo giocato il miglior primo tempo della stagione ma siamo stati comunque sempre in partita prima di metterla sui binari giusti col goal di Gaetani, rete da attaccante vero, confermare che Barberini può giocare titolare al di là del suo anno di nascita e poi il gran gesto tecnico di Rotondo, che da attaccante qual è anziché cercare di mettere la palla in rete dopo diverse partite di astinenza ha pensato bene, e non è da tutti attenzione, di passare al più libero Bocci che comodo comodo ha concluso la partita. Sono segnali importanti, di un gruppo che rema verso la stessa direzione e che avrà, ora, di fronte un cammino che se si esclude la partita di domenica con il Grosseto ci vedrà affrontare tutte compagini che come noi lottano per voler restare in categoria. Ma prima di pensare a questa gara godiamoci ancora il momento, riviviamo la splendida giornata che abbiamo passato e al fatto che quando si ottengono certe vittorie siamo tutti con il morale alle stelle, ti rimettono al mondo insomma! Quel che accadrà nel prossimo turno non lo posso di certo sapere, volevamo delle risposte concrete anche a fronte dei tanti sacrifici fatti da questi dirigenti e sono alla fine arrivate. Il primo goal, a esempio, è nato da tre tocchi palla di altrettanti nuovi elementi presi nel mercato di riparazione, sono poi subentrati Rotondo e Bocci che hanno confezionato la rete che ha chiuso di fatto la partita. Ecco cosa vuol dire avere la cosiddetta “panchina lunga”, sicuramente assieme al Gavorrano siamo la rosa più vasta di tutte quelle che si possono trovare nelle zone basse di graduatoria e questo è un vantaggio non da poco. La strada è quella giusta comunque come ha rimarcato Maurizio Minghi, occhio però ai facili entusiasmi perché come abbiamo potuto notare è un attimo passare dalle stelle alle stalle. Nella nostra testa dovrà esserci sempre e comunque l’obiettivo di fare almeno altre quattro vittorie e un paio di pareggi da qui alla fine, prima si fanno prima alziamo i calici al cielo. Ah, sono contento anche per il nostro Vongolo, chissà quanto avrà gioito lassù nel giorno del suo compleanno. Sei sempre nei pensieri di tutti noi !