Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli

Limitare lo 0-0 di ieri solo ed esclusivamente alle scellerate decisioni arbitrali sarebbe un po’ come nascondere la prestazione di una squadra che, almeno a me, non è assolutamente piaciuta. Mi è sembrato di rivedere la Sangiovannese di Renato Buso o quella della seconda parte di Aldo Firicano senza un minimo di idee, abulica nel reparto offensivo, incapace di costruire qualcosa anche in superiorità numerica e priva di quel mordente che, al cospetto di una gara del genere, serve molto di più rispetto a una giocata o uno schema provato in allenamento. Ragazzi, in una partita che dovevamo vincere a ogni costo Barberini ha parato più di Francalanci lo dice il retttangolo verde. Non sorvolerò affatto sulla pessima giornata di questo Aureliano di Cosenza ma mi preme sottolineare su tutto che, per l’ennesima volta, se la difesa ha confermato di essere il reparto top dell’organico, non subiamo goal da 420 minuti cosa per noi più unica che rara, altrettanto sono purtroppo arrivate conferme dei grossi problemi evidenziati dall’attacco. E non parlo di due-tre settimane di astinenza dei nostri vertici offensivi ma un problema che ci portiamo dietro ormai da sempre, se pensiamo che Bocci e Rotondo in due hanno segnato cinque goal in 18 partite non si può attribuire a prescindere la colpa ai centrocampisti se magari non vengono forniti a dovere. Non so se il recupero di Nieri sarà la panacea di tutti mali, ma così non possiamo di certo puntare a una salvezza tranquilla pensando, e arrivo al punto tanto discusso ieri, che non ci sarà assolutamente nessun complotto su di noi ma non si può sempre e comunque sorvolare su situazioni dovute alla terna arbitrale che, con una discreta costanza, dall’inizio della stagione, ci hanno visti penalizzati. Non assegnare un calcio a due nell’area piccola come quello di ieri, sventolare un fuorigioco sulla respinta della difesa avversaria o, peggio ancora, fischiare un rigore per un fallo di mano di Francalanci, che avrebbe ammesso negli spogliatoi anche la responsabilità, non fa altro che aumentare la rabbia per i tanti episodi avversi dall’inizio dell’anno che ci sono costati dei punti. Non li elenco tutti, la lista è abbastanza lunga e quei pochi che ancora vengono a vedere la Sangiovannese la conoscono perfettamente. Qui nessuno chiede chissà cosa senonché qualche volta, anche per puro caso, ci venga assegnato quello che ci spetta dal regolamento. Lasciamo poi stare le prestazioni, il fatto che non segniamo nemmeno con le mani ma quello che è mio me lo devi concedere al netto di tutte le situazioni. E questo non accade, una componente che sommata ai risultati ottenuti fino a oggi ci tiene sempre nel bel mezzo del guado, in una situazione di graduatoria non drammatica ma nemmeno troppo tranquilla alla vigilia di due partite come quella in trasferta a Foligno, questa domenica, e l’altra in casa con il FollonicaGavorrano che sulla carta si presentano più difficili rispetto alle ultime due giocate con Terranuova e Figline. Si torna, insomma, sempre lì; se non abbiamo battuto due formazioni sotto a noi classifica riusciremo nell’intento di farlo con compagini ben più forti? Che nel calcio poi uno più uno non faccia sistematicamente due è cosa abbastanza appurata ma soprattutto con queste due formazioni, dimostratesi assolutamente alla nostra portata, almeno una vittoria doveva essere conquistata. Niente di tutto questo invece, sarà l’ennesima annata di sofferenza. Stagione più stagione meno con questa dirigenza, alla quale nonostante tutto va sempre il mio totale rispetto, ci siamo però abituati. Un’ultima cosa: ma erano proprio necessarie queste “tarantelle” di ordine pubblico prima a Terranuova e poi ieri ? Guardiamo in faccia la realtà, utilizziamo le forze dell’ordine già scarse numericamente non per queste baggianate ma per questioni ben più importanti.