Se tutto va per il verso giusto e come ci auguriamo….. La Sangio, giovane signora di 87 anni potrebbe festeggiare in terra Mugellana la sua decima promozione dal secondo dopoguerra ai giorni nostri : il veloce excursus comincia nella stagione 1957 1958 con il passaggio in serie D della squadra diretta dal pugliese Italo Acconcia: un salto in avanti di 6 anni ed ecco per il nuovo ritorno in quarta serie gli azzurri targati Maurilio Prini nelle vesti di giocatore allenatore e sembra roba “d’Antan” per davvero. L’ultimo ruggito del vecchio Galli prima di inebriarsi anima e corpo nel nuovo stadio comunale sorto nella allora periferica zona a nord della città. La festa numero tre in piena era Ivo Giorgi : nel giugno 1971 contro il Borgo San Lorenzo ( eh già) i ragazzi guidati dal signese Silvano Grassi festeggiano il ritorno in serie C dopo 25 anni! Dai goals di Ceccotti ( alcuni impossibili) a quelli di Antonio Bonaldi da Celano, per chi vi scrive il più grande bomber del Marzocco all time. La squadra 1974 ha in panca un nocchiero saggio ed illuminato come don Francesco Petagna, un misto di pugliese triestino divenuto celebre all’ombra di San giusto. Nel 1978 allo scoccare della riforma dei campionati promozione un pò in tono minore : si va nella neonata C2 con Romano Magherini in panca, un bravo uomo che quando non è sul campo lo si trova nella sua tabaccheria Aretina. Passano poi ben 13 anni per riassaporare il clima della festa e scacciare via i fantasmi di anni di magra : 1991 la truppa di Colcelli approda in Eccellenza regionale ma dalle nostre parti si festeggia come per un mondiale. Il bis dopo appena 2 anni con Lucarelli e Casarza per la ritrovata serie D prima di tuffarsi nell’era di Arduino con il doppio salto prima in C2 con Acori e poi in C1 con Sarri nel 2004, anno maledetto a dispetto della gloria sportiva! Dopo 10 anni di gioie, cadute e resurrezioni ecco la possibilità di tornare a far festa vera : se tutto andrà per il verso giusto ci piace oggi pensare che i nostri tifosi a Borgo o a casa in attesa riservino un pensiero commosso ai tanti che hanno amato questi colori e che oggi guardano da un anello tutto azzurro dove splende sempre il sole e i prati sono sempre verdi : penso ad Alfredo Merlini che volle la Sangio, al grande Bruno Pippo Magi per 50 anni fedele alla causa, a Donato Berini o a Rino Ciantini. Penso a Virgilio Fedini e a Ghino Angelotti, a Giuliano Balestri e a Guido Matteini. Penso al mio caro Giorgino Galli, a Ivan Tige Rosi e a Mario Tiossi. Penso all inappuntabile Mario Caini, ai dirigenti degli anni bui come Alvaro Trefoloni, Sandro Mannozzi, il mio conte Max! A Paolo Martelli e a Luca Del Branca, all’immenso Arduino , a Vongolo e a tutti coloro che qui ho dimenticato, semplici tifosi che poi tanto semplici non sono, dirigenti, giocatori ( che bello il Pulle che al vecchio galli usciva in accappatoio e andava a farsi la doccia a casa lì vicino) e allenatori che oggi, domani, sempre cammineranno con noi e noi saremo sulle loro forti spalle…..