Con oggi ho deciso di dare vita ad una nuova rubrica che c’accompagnerà per alcune settimane alla scoperta di quei personaggi/giocatori che nell’ultimo decennio hanno lasciato in un modo o in un altro il segno nella loro esperienza con la società azzurra. Da chi potevamo partire se non dal presidente più chiacchierato degli ultimi anni come Ricardo Omar Ciancilla ? Arrivò a San Giovanni nell’Estate del 2005, sotto un fitto mistero ma caldeggiato dalla famiglia Casprini ancora scossa dalla tragica morte di Arduino arrivata come tutti purtroppo ricorderemo il 26 Dicembre del 2004. Girellando su internet già si parlava di lui in termini non troppo entusiasti, veniva infatti da un’esperienza poco felice sotto il profilo economico a Chiavari con l’Entella e non era contrariamente al grande Arduino uno di quegli imprenditori sui quali una società di calcio poteva fare troppo affidamento. Non un morto di fame ci mancherebbe ma gestire una società nell’allora C1 con alle spalle un “compro oro” aveva messo un pò tutti sull’attenti. L’italo argentino ma da anni residente alle porte della Versilia s’accattivò però la simpatia di tutti grazie ad una campagna d’acquisti sontuosa fatta in particolar modo dall’ingaggio di un’allenatore come Piero Braglia che per la terza volta nella sua carriera tornava in riva all’Arno. Quel campionato fu spettacolare, vuoi per la presenza del Napoli vuoi perchè alla fine arrivò un quinto posto con tanto di Play Off col Frosinone che rimane ad oggi – e per chissà quanti anni ancora – il gradino più alto mai toccato dal calcio sangiovannese in fatto di risultati. Inutile nascondere però che si sentiva già puzza di bruciato, in tanti si ponevano interrogativi sul futuro di questa società e come volevasi dimostrare giunsero puntualmente nel 2006/07. Si partì dall’Estate del 2006 con la nomina di allenatore di Hector Alberto Ortega – di cui parleremo nelle prossime settimane – reduce da esoneri continui specie in serie D negli ultimi anni e con un manipolo di giocatori la cui stragrande maggioranza proveniva da tornei anonimi anche e sopratutto nelle categorie inferiori. Resosi conto che la piazza già stava gonfiando rimediò con l’ingaggio di altri atleti di categoria e ciliegina sulla torta ecco l’esonero dopo la prima giornata condita con la sconfitta di Monza per 4 a 1 del suo connazionale Ortega per far posto a Paolo Indiani. Non raccontiamo altri episodi di quel campionato perchè ci vorrebbe un’enciclopedia se non il risultato finale che vide il gruppo azzurro salvarsi ai Play Out col Pizzighettone. L’Estate del 2007 dopo un lungo tira e molla cedette la società a Learco Lazzerini e da lì il buon Ciancilla nonostante l’esperienza non certo felice in termini societari ha comunque proseguito nella sua “carriera” da dirigente. Dove ? Prima ha cercato nel 2008 di prendere la Juve Stabia, poi aveva preso contatti con altre società fino ad avvicinarsi a casa con l’acquisizione nel 2009 del Forte dei Marmi allora militante in Eccellenza. In poco meno di tre anni due retrocessioni e anche qui rottura oltre che con la piazza anche col Sindaco della città. Oggi il Forte dei Marmi milita in Promozione essendosi fuso col Querceta dal quale è nato il Real Forte Querceta. Qualcuno dirà ” avrà sicuramente dato tutto, non ci sarà più nel calcio”….. vero fino ad un certo punto perchè ad oggi a quanto risulta non è proprietario di nessuna squadra ma ha tentato invano lo scorso anno di prendere il Tricase che allora militava nell’Eccellenza pugliese. Lo dicono i siti web del posto, aggiungendo poi che la trattativa è saltata per motivi non ben precisati. Chissà quale sarà la prossima tappa del discusso personaggio italo – argentino…..
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