Di Leonardo De Nicola
14 punti in 7 partite con la piccola macchia di un derby giocato un po’ con il braccino e molto con le decisioni discutibili del direttore di gara: dopo 7 giornate il bilancio degli azzurri rimane sontuoso, anche se a qualche cronista credo che debba essere ricordata la nostra storia fatta di successi, campionati, fior di giocatori ed allenatori. E così se la vittoria di Rimini appare strordinaria nello specifico, le vittorie della Sangio su questi campi non sono delle mosche bianche. In soldoni, nella mia gioventù erano assai frequenti le trasferte a Rimini, Parma, Reggio e compagnia bella, un po meno (con rispetto parlando ) quelle a Lentigione o Castelvetro. Quindi la Sangio che splende lo fa in connessione a quelle che nei 90 anni sono state le aspettative dei tifosi e nella continuità del suo blasone. Al netto di ciò il bravo Iacobelli e tutti gli addetti ai lavori fanno bene a ricordare sempre a tutti da dove veniamo (retrocessi in Eccellenza ) e quali sono gli obbiettivi. Il tifoso invece ha il diritto di sognare e di pensare a qualcosa in più della semplice permanenza in categoria. Cosa non impossibile visto il valore della squadra e il mix felicissimo che si sta creando tutto intorno, tifosi in testa. La società pare strutturata ed efficiente fin nei dettagli e lo staff tecnico gode di strutture mediche all’altezza come da tempo si chiedeva a gran voce. Così come funzionano la segreteria, i magazzinieri, gli addetti al campo laboriosi e precisi e chi lavora per organizzare il quotidiano, a cominciare dai vari Mannino, Cottoni ecc ecc. E poi lo vogliamo dire …il cardinale Del Grosso dal profumo di calcio antico dopo una sfilza di personaggi discutibili pare davvero una manna piovuta dal cielo per le fortune della Sangio. Ed in coppia con una persona seria e competente come il mio caro Poliziano Cristiano Caleri può senza dubbio assicurare un cammino onesto e redditizio al club. Insomma le cose sono state fatte per bene ed i risultati sul campo ne sono conferma e premio per tutti. Verranno momenti difficili ? Forse anche ..si, tuttavia la vittoria di Rimini dopo il ko nel derby dimostra che la squadra ha buon sangue e giusto carattere. Il calendario delle prossime giornate autorizza a sognare, se la squadra
non si sentirà appagata ne’ arrivata. L’urlo della Sestini accompagni i giocatori verso il paradiso.
LE STATISTICHE
La Sangio non partiva cosi bene dall’Eccellenza 2012/2013 con Coppi sedici punti in sette partite, nel 2013/2014 otto punti con calderini nel 2014/2015 dodici punti in D con Benedetti nel 2015/2016 undici punti con Ruotolo e lo scorso anno il minimo storico di tre anche se alla settima si era vinto col Ribelle.