Per un Lunedì passo volentieri la palla all’amico e poi collega Leonardo De Nicola. Ieri sera nel corso delle nostre conversazioni telefoniche del post – partita è emerso questo simpatico pensiero sul finale di stagione, poi tramutatosi in un pezzo che il buon “Leo” m’ha spedito e che pubblico veramente molto volentieri.

Come ampiamente previsto saranno ancora i Play Off il massimo obbiettivo stagionale di questo torneo definito “minore” che gli azzurri hanno certo onorato al meglio ma senza l’auspicato e per certi aspetti obbligato salto diretto di categoria dalla porta principale. Un osservatore meno fazioso e più attento avrà da tempo capito come funzionano le cose quando fra i giocatori inizia ad affiorare……… la sindrome dell’ombrellone !. E mentre a San Giovanni per tutta la settimana ci si arrovella su una palla dentro o fuori e su tutto il campionario di pronostici, da tutte le altre parti il dramma o la gloria sportiva e’ al massimo riconducibile ai novanta minuti di gioco quando va bene. Per amore proprio ed etica voglio rivelare cosa mi ha detto sabato un giocatore di una squadra in piena lotta per i Play Off : ” io spero di non fare i play off perché per due lire al mese non voglio allungare il brodo e voglio andare in vacanza ” E allora?  Come stare a pensare che questo sia un campionato vero ? Quando il tempo si fa bello scatta la sindrome dell ‘ ombrellone e cioè il desiderio di staccare la spina velocemente. Da qui si spiegano anche le vittorie in serie che alla fine da sempre caratterizzano le prime della classe : senza nulla togliere allo straordinario cammino degli azzurri e di Benedetti e’ mai possibile che i vari Castello, Sestese, Lanciotto ecc ecc siano divenute vittime predestinate mentre nel girone di andata la squadra di Calderini aveva incontrato mille e mille difficoltà?  Va bene la crescita della squadra va bene i meriti del neo allenatore ma non si può esser passati in tre mesi dalla Scafatese al Real Madrid ! Ecco allora la sindrome dell’ ombrellone che conviene tener cara in futuro : prendiamo la testa prima e teniamola senza aspettarsi regali da nessuno che a questi livelli nessuno ti concede.