Dopo le due sconfitte consecutive condite dalle immancabili polemiche, la Sangio gioca oggi alle 15.30 nel bell’impianto del “Paolo Magnolfi” di Calenzano e l’obiettivo manco a dirlo è quello di muovere la classifica o se proprio vogliamo dirla tutta conquistare il primo successo della stagione per calmare tutto e tutti. I due k.o. in altrettante gare di campionato hanno reso l’aria molto pesa, in molti inutile nasconderlo s’aspettavano ben altro inizio specie dopo l’ottimo precampionato. La stagione è appena cominciata e c’è tutto il tempo per rifarsi ma già da oggi sarebbe importante per non dire fondamentale muovere i primi e decisivi passi. AL VIA LA RINCORSA ? Magari sarà anche un segno del destino ma il campionato degli azzurri lo scorso anno cominciò proprio alla terza giornata, nella trasferta di Monte San Savino fatta propria per 4-0. Da lì furono conquistati ben 6 successi consecutivi che proiettarono gli uomini di Coppi nelle zone altissime della classifica. Anche ad allora la situazione era pressoché simile a quella attuale; un solo punto in due giornate e aria di contestazione specie dopo lo scivolone interno col San Donato. LA FORMAZIONE – Non è un periodo fortunato non solo nei risultati ma anche per gli infortuni. Dopo gli impieghi a mezzo servizio in queste due prime giornate di giocatori fondamentali come Nardoni e Romanelli s’aggiunge oggi l’assenza di Jacopo Caldarelli che complice una botta al ginocchio presa Domenica se ne starà in tribuna a tifare per i suoi. Già Venerdì la situazione era preoccupante e ieri mattina nell’allenamento di rifinitura s’è alzato definitivamente bandiera bianca. Scelte quindi obbligate dal centrocampo in su per mister Calderini che ancora non ha sciolto il dubbio sull’under in difesa. In ballottaggio Pollini e il più giovane Buccianti classe 1996. Arbitrerà Giangreco di Pisa.
PROBABILE FORMAZIONE ( 4-3-1-2) – Muscas; Buccianti (96), Frijio, Fedeli, Benucci (95); Nardoni, Bega (94), Mugelli; De Gori; Petriccione (94), Romanelli. all. Calderini
Fonte: Corriere di Arezzo
Foto: Mauro Grifoni