Buon Ferragosto a tutti voi ! Una storia lunga 10 anni quella di Pietro Mannino è la Sangiovannese. Arrivò negli ultimi tempi di presidenza Lorenzo Grazi, è stato anche nel breve periodo di Perpignano e, da allora, con l’attuale compagine societaria, sempre all’interno delle sodalizio azzurro delle vesti di dirigente accompagnatore. Una lunghissima esperienza che si è conclusa ufficialmente qualche giorno fa per motivi professionali che non gli permettono di poter restare accanto al Marzocco nel corso delle partite di campionato. Una scelta dolorosa ma inevitabile come tiene a precisare in esclusiva alla nostra testata: “Ci ho riflettuto tanto, cercato anche gente che potesse sostituirmi alla domenica nell’attività che da qualche tempo ho intrapreso con la famiglia ma non ho trovato nessuno e, a quel punto, la scelta è stata inevitabile. Non tanto per le partite in casa, sono soltanto a mezz’ora da Arezzo, quanto per le trasferte che mi impegnerebbero tutto il giorno soprattutto quando la squadra avrebbe giocato nel Lazio o in Liguria”. L’ex dirigente accompagnatore ha un solo brutto ricordo di questa esperienza: “Mi piange il cuore dover lasciar questo incarico ma non posso fare altrimenti, sono stati 10 anni bellissimi che ricordo e porterò dentro di me per sempre. Ho conosciuto tanti allenatori, altrettanti giocatori e con alcuni di questi, vedi Agostino Iacobelli, ho instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia. l’unico grosso dispiacere di questa esperienza è stata la morte di Marco Merli, tuttora è nei miei pensieri perché avevo un rapporto molto importante con lui. Se non ci fosse stata questa tragica notizia sarebbero stati anni bellissimi indipendentemente dai risultati che, non sempre, sono stati favorevoli”. In quei ritagli di tempo uno spazio per Sangio ci sarà sempre come tiene a precisare in chiusura di intervista: “Non potrò più essere sempre vicino alla squadra ma allo stadio tornerò per poter tifare gli azzurri. Non sarò più il dirigente accompagnatore ma senz’altro un grande tifoso che alla domenica seguirà con grande interesse le sorti del gruppo a cui auguro tanta fortuna dal primo all’ultimo degli elementi. Così come per tutti i dirigenti che stanno facendo salti mortali per restare in un campionato nazionale, c’è un profondo affetto e stima da parte mia verso di loro”.