Come ogni anno cerchiamo di analizzare, per obiettivi che si pongono, tutte le compagini che partecipano al nostro girone di competenza:
CHI PARTE PER VINCERE – Grosseto e Livorno su tutte, non ci vuole tanto per capire come queste due società dal trascorso storico vogliano, con ogni mezzo lecito possibile, ritornare nei professionisti. Entrambe sono allenate da profondi conoscitori della categoria, che hanno vinto campionati con Paolo Indiani tra tutti, e possono vantare organici con prime scelte e ricambi all’altezza. Un passettino più indietro troviamo il Siena, è vero che si tratta di una neopromossa ma è pur sempre una società che ha disputato anche la massima divisione calcistica è che non si può certo accontentare di un campionato di transizione. All’organico che ha stravinto il campionato di Eccellenza sono stati aggiunti tasselli importanti, tra tutti il centrocampista Mastalli, una vita in Serie C, o l’attaccante Giannetti senese doc tornato a giocare nella città del Palio dopo tanti anni nei professionisti.
CHI PARTE PER FARE BENE – Subito dopo le tre formazioni appena citate troviamo il FollonicaGavorrano, formazione che ormai da anni staziona stabilmente nelle posizioni che più contano della graduatoria e che riparte con rinnovato entusiasmo e obiettivi di poter centrare quantomeno una delle posizioni play-off. Per investimenti fatti occhio anche al neo promosso Fulgens Foligno, rimane una matricola che vantava già un organico importante dal precedente campionato vinto di Eccellenza a cui sono stati aggiunti giocatori importanti dalla difesa finendo all’attacco, colpo da 90 nel reparto offensivo quello di Tomassini ex dell’Orvietana reduce da una buonissima stagione a San Benedetto. Il Poggibonsi, che nella seconda parte dello scorso torneo è arrivato primo per risultati conseguiti, ha mantenuto l’ossatura base e se qualcuno se n’è andato il DS Galbiati ha provveduto a sostituirlo con elementi conoscitori della categoria. Sempre sulla carta, il Montevarchi che ha rinnovato tantissimo ha le carte in regola per restare nella parte sinistra della classifica. Tutte da inquadrare Seravezza e Figline, con questi ultimi che hanno sì preso qualche buon giocatore di categoria come il difensore Francalanci e l’ex azzurro Filippo Mugelli ma, altresì, non possono più vantare due quote che hanno fatto la differenza lo scorso anno come gli attaccanti Zhupa e Diarra. E sappiamo bene come i giovani siano decisivi in questo campionato. Il Flaminia, poi, resta una profonda conoscitrice della categoria e resterà semmai da vedere l’impatto che avrà nel ritornare nel girone tosco-umbro.
LE ALTRE – L’Orvietana, tra le formazioni che vuole salvarsi, è quella che sembra più strutturata anche per qualche buon investimento fatto soprattutto nel reparto offensivo con Panattoni, ex del Ponsacco, strappato a suon di euro ad altre pretendenti. Segno che la società umbra vuol soffrire meno rispetto agli altri anni. Fezzanese e Ghiviborgo puntano sui giovani, il TerranuovaTraiana confida nei suoi senatori per mantenere la categoria mentre tutte da decifrare sono Ostiamare e Trestina che hanno cambiato tantissimo, soprattutto quest’ultimi con Simone Calori alla guida vantano un attacco tutto nuovo dopo le partenze del tridente Belli – Tascini – Di Nolfo che ha fatto lo scorso anno le fortune dei tifernati.
LA SANGIO ???? – Niente da dire sugli elementi di esperienza che la società ha messo a disposizione di mister Bonura, c’è qualche dubbio semmai sugli under soprattutto del 2006 che non sembrano troppo assortiti. La scelta, poi, di affidarsi a due quote per la porta è alquanto rischiosa per una squadra che vuol salvarsi. Solo il tempo dirà se è stata giusta o sbagliata.