Foto: Mauro Grifoni

Alla pari di Agostino Iacobelli anche Nicola Del Grosso ha passato tre intensi anni affianco di Marco Merli conquistando un posto nei play-off e due salvezze in categoria. Ma l’affetto che legava l’attuale direttore sportivo del Montevarchi al dirigente azzurro è sempre stato molto forte, non ci voleva credere non appena è stato raggiunto dalla notizia proprio mentre con la sua squadra era in direzione di Sansepolcro per giocare la gara di campionato: “E’ stato colpo durissimo, ero in pullman con la squadra per raggiungere Sansepolcro dove avremmo giocato la gara di campionato e quando ho visto la chiamata di Lucio Curzi ho subito capito che era successo qualcosa di anomalo. Tra l’altro non ho nemmeno festeggiato come avrei voluto la salvezza del Montevarchi, tanto era ed è attualmente il dolore che ho nel ricordo di Marco Merli che ancora non mi sembra vero quanto sia accaduto”. Del Grosso entra poi nel rapporto extra-calcistico che si era creato con Merli: “Magari qualcuno potrà pensare che sia esagerato ma è come se avessi perso un fratello, non soltanto per i tre anni passati a San Giovanni ma anche per il rapporto che, anche una volta conclusasi la mia esperienza in azzurro, è andato avanti tanto che, spesso e volentieri, ci sentivamo per un semplice saluto o uno scambio di opinioni magari sull’ultima giornata di campionato. Vi dirò di più: non appena trovai l’estate scorsa l’accordo con il Montevarchi fu il primo a saperlo, non volevo che lo sapesse dai giornali o siti Internet giusto a testimoniare il grande rapporto che c’era tra me e lui. Una persona a modo, molto competente di calcio e con la quale da sempre è stato un piacere poterci scambiare due chiacchiere. Mi mancherà tantissimo, domani sarò al funerale per tributargli l’ultimo saluto, mai avrei pensato di vivere esperienza simile”.