Accompagnatori ufficiali ma quasi sempre confidenti, conoscitori dei segreti dello spogliatoio veri trade-union fra la società e la squadra, un ruolo di filtro da eseguire con saggezza, sensibilità e discrezione. La storia delle società calcistiche è ricca di queste figure poi nel tempo soppiantate dalla presenza in panchina a fianco dell’allenatore di altri dirigenti e in qualche caso persino dal presidente stesso. (cosa che a me non piace). Eppure, per tanti anni, la figura dell’accompagnatore e dell’addetto all’arbitro ha rappresentato qualcosa di importante se non di fondamentale per il cammino di una squadra.
Nella Sangio 1957-58, quella di Italo Acconcia e del grande Piero Rossi compare a fianco del tecnico, nelle rudimentali panchine dell’epoca il popolare Mario Tiossi detto “pulce”, per anni dirigente della vecchia Unione Sportiva e fedele alle sorti della squadra azzurra fino alla fine dei suoi giorni terreni.
E che dire poi di Giorgino Galli, un gigante della nostra storia a dispetto della costituzione fisica. Presidente, segretario, accompagnatore ….Giorgio ha fatto davvero di tutto per la sua Sangio, con lealtà ed amore .
Negli ultimi anni del vecchio campo Galli nella squadra allenata da Lionetti e, soprattutto da Maurilio Prini, il ruolo di accompagnatore della prima squadra venne egregiamente svolto da Silvano Corsi che aveva anche il compito di organizzare le trasferte rispettando i budget non sempre eccessivi dell’epoca (presidenza Giuliano Balestri).
L’era Giorgi e i favolosi anni 70 ci consegnano poi due figure importanti: Giuseppe Balestri detto “il peo“, aria da eterno viveur amante delle auto sportive e con l’immancabile sigaretta e l’elegante Mario Caini, la cui moglie Livenza era fra l’altro un apprezzata commerciante del centro cittadino.
A queste figure, seguirono sul tramonto dell’epoca del grande Ivo, anche Giuseppe Castellucci, ex dipendente di banca e Costanzo Nannucci, assicuratore. Mentre, nei primi anni di Giorgi rivestì il ruolo di accompagnatore persino un giovane Arduino Casprini.
Con la ripartenza degli anni 80 ecco in panchina il “Conte” Massimo De Nicola, personaggio popolare ed indimenticabile per tutti i sangiovannesi.
E come poi non ricordare Alessandro Mannozzi, dirigente appassionato e dal cuore grande e, anche lui, passato purtroppo troppo presto a miglior vita.
Con la presidenza Casprini dopo un curioso “prestito” da Montevarchi dell’amico Ermanno Tozzi, giunto a San Giovanni per volontà del tecnico Piero Braglia, ricordiamo l’addetto all’arbitro Luca Menghini ma soprattutto Bruno Vannini, che ha svolto il ruolo con discrezione assoluta, e grande capacità, negli anni più belli della C1 e della Sangio conosciuta su ogni campo della penisola. E l’amico Omar Targi in panchina sempre con tanto di sciarpa vintage e con grande passione oltre, naturalmente, a Pietro Mannino da 6 anni coi nostri colori. A tutte queste persone va il nostro grazie e il ricordo affettuoso dei tifosi.
Nella foto più sopra la squadra mitica e rimasta nel cuore dei vecchi tifosi azzurri, la Sangio che vinse il campionato di promozione 1957-58 salendo in quarta serie. All’estrema destra in piedi l’accompagnatore Mario Tiossi. Da sinistra: il massaggiatore Magi, Palazzini, Berini, Caporali, Acconcia (giocatore allenatore) Rossi, Furelli e Tiossi.
In basso: Busatti, Giovannetti, Pizzi, Piattoli e Menghini (padre di Luca poi futuro addetto agli arbitri).