Quando si parla di Castelnuovese – Sangiovannese non può non venire in mente Andrea Bernini. Con gli azzurri ha iniziato a calcare i campi che contano finendo addirittura in massima serie, con gli amaranto ha chiuso la sua carriera iniziando da quest’anno l’avventura da allenatore in quel di Figline. Non è una partita qualunque e anche lui stesso l’ammette: ” Quando vedo di fronte queste due società è sempre un piacere perché sono tanti i ricordi che mi legano sia alla Sangiovannese che alla Castelnuovese. Sono stato benissimo da tutte e due le parti e pur dispiacendomi del fatto che nel mezzo non ci sia il mio Figline sono contento che queste due squadre a me care stiano lottando per raggiungere la serie D“. Entriamo più nello specifico sui temi della partita: ” La Sangiovannese ci arriva psicologicamente caricata e con tre vittorie consecutive e da questo punto di vista parte avvantaggiata su di una Castelnuovese che è reduce da un momento così così. Fossi nella Sangiovannese però non mi fiderei; vincere a Castelnuovo è sempre difficile, senza contare poi che al di là dell’assenza di un uomo chiave come Manuel Mugnai stiamo sempre parlando di un organico che può sopperire a quest’assenza proprio come accade nelle vostre fila dove ci sono ricambi per ogni reparto”. La parte più difficile dell’intervista è quando gli chiediamo un pronostico. E qui come logico attendersi non si sbottona più di tanto affermando che: ” Prevedo un pari, che al momento reputo sia il risultato più pronosticabile. Poi entrambe le compagini hanno giocatori che in ogni momento della gara possono sbloccarti la partita ma secondo me nessuna prevarrà sull’altra anche se sarà una bel match soprattutto per la cornice di pubblico che arriverà al “Quercioli”. E poi egoisticamente andrebbe bene anche al sottoscritto dato che avrei dispiacere nel vedere perdere una delle due società”.

Foto: Mauro Grifoni