Per chi non lo sapesse Lorentino “Loris” Beoni attuale tecnico del Rieti è stato per alcuni anni anche in forza alla Sangio nelle vesti di allenatore della formazione Berretti. Si parla dell’era Casprini, quel Casprini che addirittura confidò allo stesso mister la voglia di lanciarlo in prima squadra in Serie C: ” Ma poi non se ne fece di niente, fu davvero un peccato” afferma l’allenatore aretino che proprio in amaranto celeste sta facendo molto bene avendo già raggiunto il primo grande obiettivo stagionale: ” Con la vittoria di Domenica si può dire che abbiamo conquistato la salvezza e per noi come tutta la società è un gran vanto. Siamo dopo il Sansepolcro la squadra più giovane del girone, costruita con un budget irrisorio per la categoria dopo che è stata ripescata solo a Settembre. Non solo, a Dicembre sono stati mandati via ben 9 giocatori e ne sono arrivati appena due. Il nostro è un campionato avvincente, abbiamo le possibilità di entrare nei Play Off e venderemo di sicuro la pelle fino all’ultimo. Se crediamo al primo posto ? Detto che abbiamo già raggiunto il nostro primo grande obiettivo non ci precludiamo certamente niente anche se quelle davanti sono due signore formazioni. Già entrando nei Play Off per un gruppo giovane qual è il nostro sarebbe una grandissima cosa. Non scordiamoci poi che qui abbiamo tutti giocatori del posto con i più lontani che vengono da Roma ( 79 km di distanza n.d.r. ). Credo capirete che tipo di campionato sta facendo il Rieti”. Come per i suoi ragazzi anche per Loris Beoni è un anno tutto da incorniciare dopo alcune esperienze da mettere alle spalle: ” Lo scorso anno sono entrato in corsa a Bastia e ci siamo salvati. Ero reduce da due anni di inattività dopo alcune esperienze così così, una di Messina in particolare dove fui costretto a lasciare per problemi societari nonostante 9 vittorie, due pareggi e una sconfitta. In 30 anni che alleno può anche capitarti l’annata no, ora a Rieti mi trovo molto bene e come detto assieme alla squadra cercheremo il tutto e per tutto pur di arrivare più in alto possibile“. Massimo rispetto della Sangiovannese come tiene a precisare sul finale di intervista: ” Io sono di Arezzo, conosco molto bene tutta la Sangiovannese e non solo questa settimana ma anche nelle precedenti mi sono documentato tramite alcuni filmati. Ho poi ottime referenze, è una squadra in grossa crescita e di quelle che potevamo incontrare sul nostro cammino è sicuramente la più difficile e pericolosa da affrontare. Tra l’altro conosco da una vita anche il mister ovvero Roberto Malotti, è uno che sa trarre dai giocatori il massimo e mi pare che la squadra dal suo arrivo ne abbia trovato grosso giovamento. Quella di Sabato sarà una grande partita perchè credo che nessuno vorrà rintanarsi in difesa per il classico punto” .