E’ stato un giorno importante quello di ieri in casa della Sangiovannese. L’amministrazione comunale ha difatti riconsegnato nelle mani dell’attuale proprietà tutti i trofei che furono acquistati in un’asta fallimentare del 2011 e il gesto è stato notevolmente apprezzato oltre che dagli sportivi anche e sopratutto dalla famiglia Grazi che per bocca del presidente Lorenzo esterna tutta la soddisfazione per quanto accaduto ieri pomeriggio: ” E’ stata una giornata importante, vedere e sopratutto poter far tornare a “casa” tutti questi riconoscimenti è un gesto molto importante da parte dell’amministrazione comunale e che ci inorgoglisce. La proprietà resta chiaramente del comune ma già riavere tutte le Coppe e i Trofei conquistati dal 1927 ad oggi è davvero un gran vanto per quanto ci riguarda e credo che anche gli sportivi siano molto contenti di questi. Come lo siamo chiaramente noi, segno che stiamo facendo le cose perbene e che sono sopratutto apprezzate da chi guida questa città”. Quella di ieri è stata l’occasione anche annunciare due importanti novità: ” Intanto Domenica 25 proprio prima della gara con l’Avezzano ci sarà l’intitolazione della gradinata a Marco Sestini meglio conosciuto come Vongolo. Un ragazzo troppo sfortunato, che non ho avuto modo di conoscere ma che amava come non mai questi colori. E’ giusto un riconoscimento simile. Entro l’anno poi anche il piazzale dello stadio sarà intitolato a Arduino Casprini, il più grande presidente della storia di questa società. Sono due cose alle quali tengo“. A margine della conferenza stampa di ieri però è arrivata una doccia fredda, ovvero le dichiarazioni del DG Maurizio Grazi secondo cui sarà difficilissimo già dal prossimo campionato tornare a chiamarsi anche nelle stanze federali col nome A.C. Sangiovannese. La notizia non è piaciuta, tra i tifosi presenti era chiara l’amarezza per la cosa che la società in passato e in più di un’occasione dava per scontato. Ora però non c’è tempo per le polemiche, ci sono da preparare questi Play Off che tutti s’augurano possano avere esiti ben diversi da quelli dello scorso anno. Passare in serie D sarebbe un grosso colpo, anche per il panorama calcistico che troveremo dopo le tante retrocessioni avvenute in Lega Pro.

Servizio fotografico a cura di Mauro Grifoni