Scritto da Matteo Sterbini
Ciccio Baiano non è un certo un nome come tanti a San Giovanni, a lui si legano i ricordi più belli dei successi d’inizio millennio e, nella sua lunga carriera, ha avuto modo di giocare con tanti campioni e, tra questi, col più forte di tutti come Diego Armando Maradona. Ai colleghi di napolisoccer.net ha rilasciato un’intervista che parla proprio della sua esperienza da giovanissimo, ai tempi del Napoli, accanto a “Pibe de Oro”:
Qual è il tuo ricordo di Diego Armando Maradona?
“Sono ricordi belli ed importanti, l’ho conosciuto che avevo 17 anni e mi ha sempre sostenuto. Ricordo che, quando veniva a vedere le partite della Primavera, si metteva dietro la porta e dava consigli a tutti. Pensavo e mi meravigliavo del fatto che il calciatore più forte del mondo si mettesse dietro la parte per darci tanti consigli. È stato un maestro di calcio per me, ero molto timido con lui ma è nata quest’amicizia spontanea da parte sua, nonostante io fossi di poche parole con lui, a causa della mia giovane età. L’anno in cui sono arrivato in prima squadra mi prese sotto la sua ala protettiva e per me la sua guida fu molto importante”.
Qual è l’insegnamento principale che ti ha trasmesso Diego?
“Non faceva il maestro, noi volevamo solo apprendere il più possibile da lui ma era impossibile. Con il pallone faceva cose assurde che solo lui poteva fare. Noi provavamo ad apprendere il più possibile ma a livello tecnico era impossibile”.
Ti chiamava “Baianito”, perché?
“Sinceramente non lo so! Forse lo posso collegare al fatto che spesso mi diceva che avevo le doti tecniche di un sudamericano”.
C’è un aneddoto che ci vuoi raccontare?
“L’aneddoto è quello delle scarpe. Io ero molto affeziona alle mie scarpe, me le aveva fatte un calzolaio, le avevo quando giocavo con la Primavera, ci segnai 22 gol e le portai con me quando fui chiamato in prima squadra. Quando Diego vide le scarpe tutte rattoppate, mi mise a disposizione le sue, che utilizzava massimo due volte e poi non le metteva più. Io e lui avevamo lo stesso numero solo che la mia pianta è più grande rispetto alla sua e per questo motivo non le potevo utilizzare. A quel punto mi fece sponsorizzare dalla Puma”.
Qual è la partita che ricordi con più piacere?
“Contro la Salernitana in Coppa Italia, una delle mie prime partite con Diego. La mia fortuna però è stata allenarmi con lui e con quel Napoli molto forte. Per me da tifoso del Napoli è stato il massimo allenarmi con quei campioni e con quella ciliegina sulla torta chiamata Diego Armando Maradona”.
Il gol più bello che hai visto fare a Diego?
“Ne ho visti fare tanti, tuttavia quella punizione in area contro la Juventus è stata qualcosa di indescrivibilmente bello. Un gol contro le leggi della fisica, mettere la palla lì in quella posizione era impossibile. Solo lui poteva inventarsi una cosa del genere”.