Con 277 presenze in azzurro, Massimo Bargellini occupa a tutt’oggi la settima posizione nella graduatoria delle presenze della Sangio di ogni tempo: davanti a colui che nominai “Capitan Fracassa ” per il suo modo di stare in campo animoso e a volte anche disordinato nei gesti, ci sono il capoclassifica

Cristiano Caleri con 302 gettoni e poi a scendere Luciano Ravenni, Nello Menciassi, Enzo Neri, Nocentini e Palazzini. Un vero capitano insomma, incoronato tale da tutti i tifosi e che lega la sua lunga esperienza a San Giovanni ad un’epoca di passaggio, cioè quella dove la squadra e la società riannodavano faticosamente il percorso con la propria storia.

Il 29 marzo del 1998, 26 anni e passa fa, Massimo mise a segno il suo ultimo goal in Pontevecchio – Sangiovannese 1-3, allenatore Marco Maestripieri.

Domenica a San Donato il figlio ha dato il via al successo degli uomini di Bonura ed un fremito in più ha percorso la schiena ed altro dei più vecchi tifosi. Bargellini junior dunque sulla scia di Gianni Boni e Cristiano Furelli, rispettivamente figli di Rossano e di Beppe ed anche loro a segno con la maglia dei colori del cielo e del mare.

Rossano Boni
fu il più forte calciatore azzurro dei primi anni di vita, tanto da meritarsi gli elogi del commissario tecnico della nazionale campione del mondo Vittorio Pozzo dopo la celebre amichevole disputata fra Italia e Sangiovannese allo stadio di Firenze. Il figlio Gianni, un centrocampista di buona tecnica poi per anni dirigente a Castelnuovo dei Sabbioni, lasciò anche il segno nel derby giocato al “Galli”, nel 1964 , siglando il goal partita dagli 11 metri .

E ben 8 invece sono state le segnature di Cristiano Furelli, figlio dell’ indimenticabile Beppe scomparso nel 2017 ed autentica bandiera della Sangiovannese, prima da calciatore e poi da tecnico sia della prima squadra che delle formazioni giovanili.

Le reti di Furelli junior sono rintracciabili negli anni 80 forieri di molte delusioni sportive, con la squadra impantanata a lungo nel torneo di Promozione regionale.

Ma oggi, nei giorni della Bargellini family, ci piace associare e ricordare anche queste figure più o meno lontane che appartengono indubbiamente alla storia del nostro calcio.