La prima domanda che ci viene spontaneo fare a Matteo Della Spoletina è come è nato quel gran goal che ha realizzato con il Livorno di mancino, lui che di piede congeniale è destro: “Sono quelle classiche frazioni di secondo dove tenti la fortuna. Sono peraltro di piede destro, avevo però un po’ di spazio davanti a me sul mancino e ho provato a calciare sperando di poter centrare il bersaglio e così è stato. È un pareggio che per come stavano andando le cose lo posso definire buono, peccato che la mia marcatura non sia servita a prendere tre punti che sarebbero stati fondamentali per il nostro obiettivo salvezza”. Non è di certo abituato a segnare con continuità, la rete di giovedì a detta sua è la più bella realizzata in carriera: “Senza ombra di dubbio, talvolta ho segnato di testa e qualche altra di piede ma mai mi ero cimentato in un goal così bello. Magari poterne fare altri nel corso di queste ultime due partite, l’importante è comunque riuscire in un modo nell’altro a fare i punti perché tutto lo spogliatoio crede assolutamente nella salvezza”. Al suo goal tutta la panchina è balzata in piedi, un aspetto questo non secondario e che conferma la grande armonia che aldilà dei risultati regna all’interno della squadra come a modo di confermare il difensore classe 97: “Non ci sono assolutamente problemi nello spogliatoio, ci confrontiamo a più riprese soprattutto per capire dove sbagliamo e dove, altrettanto, possiamo migliorare. L’abbraccio della squadra dopo il 2-2 credo la dica lunga, i troppi rigori sbagliati? Sicuramente è un mix tra maledizione e un pizzico di paura per quello che stiamo attraversando. Ma vi posso assicurare che il gruppo è più vivo che mai e una dimostrazione credo l’abbia data nelle ultime due partite giocate, errore a parte in zona Cesarini a Seravezza”. E domenica a Civita Castellana c’è il primo dei due spareggi per restare in categoria. Il calciatore umbro carica i suoi: “Arrivati alla conclusione del campionato, in un momento cruciale come questo, non serve fare i discorsi ma i punti e domenica per noi è una di quelle partite dove non possiamo assolutamente sbagliare. Il Flaminia è una formazione che non merita assolutamente questa classifica, sta attraversando un grande momento e ha ritrovato uno dei calciatori più forti della categoria come Sirbu che, ogni qualvolta che l’ho incontrato, ha sempre creato grandi grattacapi alle difese avversarie. Restano 180 minuti, vogliamo e possiamo centrare la salvezza”.