Davide Gaetani, da Castrignano De’ Greci nell’hinterland leccese, chilometro dopo chilometro è salito in Toscana per cercare di risolvere i cronici problemi offensivi della Sangiovannese. Non è di certo un neofita della categoria, ha 250 presenze nel massimo torneo dilettantistico e confida in maglia azzurra di poter rimpinguare il suo bottino di 74 reti, dislocate un po’ per tutta Italia, perlopiù al sud. “Dopo una prima parte di stagione giocata a San Mauro Pascoli con la Sammaurese – afferma l’attaccante – avevo deciso di tornare nella mia Puglia nelle fila del Manfredonia ma non mi sono trovato a mio agio. Non appena ho ricevuto la richiesta della Sangiovannese l’ho colta al volo, non mi è mai capitato di giocare in questo raggruppamento e sono entusiasta di poterlo fare”. Il suo accordo con il Marzocco è stato velocissimo, una trattativa andata avanti pochi giorni: “E di questo devo ringraziare il direttore Morandini che mi ha voluto a tutti i costi, mi ha fatto sentire importante in un contesto altrettanto prestigioso come quello di San Giovanni Valdarno che ho sempre seguito soprattutto quando militava in serie C nei primi anni 2000”. Può giocare in tutti i ruoli in attacco, predilige però stare il più vicino alla porta: “Nel corso della mia carriera ho giocato sia da seconda punta che da esterno, ma prediligo essere più vicino alla porta possibile. Il mio più bel ricordo a oggi ? La promozione in C col Sorrento ma anche i tre anni dove sono andato a segno in doppia cifra con Castrovillari, Giulianova e proprio Sorrento”. Obiettivo salvezza in primis ma voglia sopratutto di contribuire alla causa: “La società mi ha preso per fare goal ma l’importante è contribuire ai successi di squadra non tanto al bottino personale in fatto di marcature. Lo scorso campionato ho chiuso a 7 goal tra Folgore Caratese e Nocerina ma con quest’ultima maglia ne ho realizzati tre ma tutti decisivi al 90esimo, giusto a testimoniare come non sono sempre i numeri a fare la differenza ma il contributo effettivo che porti ai tuoi compagni”. E’ da pochissime ore nella nostra città ma si è subito ambientato molto bene: “I compagni mi hanno accolto alla grande ed ho avuto anche modo di conoscere la città. Sinceramente pur trovandomi qui soltanto da poche ore devo dire che è come se fossi a San Giovanni da tempo e questo è importante, ti permette di lavorare decisamente meglio”.