Gli ultras della gradinata hanno divulgato nella tarda mattinata odierna un comunicato stampa per chiarire la loro posizione dopo i fatti di Domenica scorsa ad Albinia messi in risalto addirittura nelle cronache sportive nazionali con un trafiletto apparso ieri mattina sulle colonne della “Gazzetta dello Sport”
Con il presente comunicato gli Ultras della gradinata tengono a precisare i fatti realmente avvenuti presso lo stadio di Albinia domenica scorsa.
Tutto questo in seguito alle inesattezze riportate dal giornalista Vittorio Patanè (presente allo stadio e per chi ha letto l’articolo ha potuto notare anche una tripletta del bomber Lepre), da cui hanno ripreso e riportato anche sul giornale nazionale la Gazzetta dello sport.
Vogliamo sottolineare che non è stato fatto nessun coro contro la popolazione di Albinia, unica eccezione è stata per un singolo che in un momento particolare del match ha effettuato un’uscita pessima ma che resosi conto della grossissima “gaffe” è andato immediatamente a scusarsi durante e a fine partita con le persone interessate.
A riguardo dei cori con destinataria Grosseto, questi stessi, che cantiamo ovunque in casa e trasferta, sono indice di una storica e forte rivalità con la tifoseria biancorossa del capoluogo provinciale e nulla hanno a che vedere con Albinia o altre realtà sportive.
Tutto questo per dire che gli Ultras sono dispiaciuti per tutto quello che ha vissuto la popolazione di Albinia nel 2012, però allo stesso tempo si prega la stampa o chi per loro che prima di scrivere un articolo sia a livello locale o nazionale si accertino di riportare fatti realmente accaduti e non per sentito dire oppure ingigantire le cose solo per il gusto di fare notizia.
A testimonianza della nostra sensibilità sulle tragedie simili a quella dell’alluvione, ricordiamo la nostra storia: nel 1996 dopo il terremoto in Umbria ospitammo i tifosi del Foligno, con i quali nacque una bellissima amicizia e a seguito del terremoto in Abruzzo, prima della trasferta di Celano effettuammo una raccolta viveri che poi consegnammo alla protezione civile nella cittadina in provincia dell’Aquila.
Ripetiamo chiediamo ancora scusa per l’uscita infelice di un singolo, ma allo stesso tempo chiediamo e vogliamo rispetto per un gruppo di persone che ama e sostiene la propria squadra ovunque.
LA GRADINATA S.G.V