Di Leonardo De Nicola
Quando il calendario fa cadere il velo gli occhi di ogni nostro tifoso vanno a cercare le date dei due derby, appuntamenti immancabili con l’emozione ed il batticuore. C’è poco altro da dire se non invocare che la dea eupalla sia domani dalla parte giusta e che lo spirito degli avi e l’urlo della gradinata spingano gli azzurri alla vittoria.
Perché il derby si gioca, si vince e si perde ma si suda fino ed oltre il novantesimo, in campo e sugli spalti. La partita che tutti vorrebbero giocare e tutti vorrebbero non giocare, un condensato di emozione, paura, gioia.
Il 99 esimo derby del Valdarno fra marzocco ed aquila richiama la storia, gli scherzi, gli sfottò e tutto il resto, i versi del nostro Pilade Guastini in arte “limone” e tutto ciò che lo ha reso celebre ed ardente anche fuori dalla nostra terra.
Azzurri cari, nessun scherzo. Regalatevi e regalateci una domenica da leoni, nel solco di una tradizione vincente. Ed una gioia collettiva al tramonto della giornata illuminata dai colori del cielo e del mare. E sarà il derby di Simone Calori e cioè di colui che per amore della Sangio e del proprio vissuto seppe dire di no ad un offerta da parte del Montevarchi, un gesto che vale più di tante formazioni azzeccate o meno in un mondo dove per la vil moneta molti sono disposti a fare di tutto. Forza Sangio !!
PS: il derby è partecipazione ed identità, per questo sarebbe bello (come scrivo da un po’) vedere uscire dagli spogliatoi la Sangio con la sua bella maglia azzurra invece che con il bianco delle ultime due partite casalinghe contro i rivali.
E sul fatto che sia l’arbitro a decidere con quali maglie giocare nessun dubbio, ma appare assai curioso come al Brilli Peri le squadre scendono in campo sempre con le loro tradizionali divise e da noi no. Evidentemente troviamo sempre al Fedini una maggiore pignoleria del direttore di gara….fra l’altro (un po’ come a Genova) Sangio in azzurro con pantaloni e calzettoni bianchi e Monte rossoblù con pantaloncini e calzettoni blu rappresentano un ideale effetto cromatico. Vedremo alle tre domani.
