Nel percorso professionale da allenatore, Marco Bonura ha trovato nella sua strada anche un biennio a Gavorrano fatto di grandi soddisfazioni con la conquista anche di una prestigiosa Coppa Italia di Serie D. Finita l’esperienza in Maremma, un anno da cancellare a Sansepolcro e ora la sua nuova avventura in azzurro che lo proietterà, proprio questa domenica, su di un terreno contro una società alla quale è legato bellissimi ricordi. Ma prima di entrare nello specifico della partita in programma tra quarantott’ore facciamo un passo indietro alla vittoria contro il Foligno, con qualcosa che non è andato giù al tecnico lombardo ma eugubino di adozione: “Dovevamo gestire meglio la seconda parte della ripresa, avevo peraltro istruito bene i miei sui pericoli che potevano arrivare, più che altro riguardo i movimenti dí Khribech che ben conosco per averlo allenato tre anni ma ci siamo cascati in pieno, con quel rigore che ci ha fatto passare oltre 20 minuti di autentica paura. Fortunatamente è andato tutto per il verso giusto ma dovevamo amministrare meglio la situazione”. Si guarda all’immediato futuro, alla partita in programma dopodomani al “Malservisi Matteini”: “Al FollonicaGavorrano mi legano bei ricordi ma ormai sono passati due anni. Cosa penso della loro squadra? Che è difficile cercare un difetto, è una formazione composta da ottimi elementi nell’11 titolare e anche da giocatori che, magari a gara in corso, possono cambiare l’esito della partita. Attuano il 3-4-2-1, ho allenato Pignat, Pino e Lo Sicco che ancora sono in forza a questa formazione e soprattutto quest’ultimo è uno dei centrocampisti più forti della categoria, con un piede che può inventarti giocate importanti con cambi di gioco improvvisi. Conosco e conosciamo bene il loro valore ma anche so che la Sangiovannese ha grande e che non partirà di certo battuta”.