Tre sconfitte su altrettante trasferte suonano come campanello d’allarme in casa dei nostri azzurri che, anche domenica, hanno dovuto issare bandiera bianca al cospetto di una formazione che, pur avendo individualità ben più importanti, non ci ha surclassati ma ottenuto quello che voleva: la vittoria. Marco Bonura non può essere assolutamente soddisfatto e non le manda a dire, soprattutto a chi tra i più esperti può e deve dare di più: “Non ricordo di un Grosseto che, per almeno 60 minuti, ci abbia messo in grossa difficoltà e in loro notavo una certa paura magari derivante dalle ultime due sconfitte consecutive. Poi il calcio è fatto così, con un solo vero tiro in porta sono riusciti a segnare due reti e a controllare, successivamente, la situazione. Noi però siamo stati poco cattivi, dal centrocampo in su dovevamo e potevamo fare di più e qualcuno onestamente deve darsi una svegliata perché non si può, a prescindere, essere intimoriti come lo siamo stati in questa occasione. Arrivavamo nella loro tre quarti campo, talvolta anche in area, ma non siamo mai riusciti a concludere tantomeno creare qualche insidia al loro portiere. Così non va assolutamente, i più esperti devono dare di più per cercare di uscire da questa situazione”. E domenica non ci sarà altro obiettivo se non il successo per riprendere la marcia in graduatoria: “Ma il problema non è avere perso punti a Gavorrano o Grosseto, contro due formazioni oggettivamente superiori a noi nelle individualità, ma aver lasciato del terreno a compagini come Figline e Trestina che si sono rivelate alla nostra netta portata. Ecco dove nasce il rammarico principale, potevamo affrontare la Fezzanese con una classifica migliore e ben altro spirito. In settimana mi farò sentire più volte perché è arrivata l’ora di riprendere la marcia giusta”.