Foto: Ottica Merli
Facendo un piccolo passo indietro alla partita di domenica, Nicholas Bocci ha rotto un digiuno che durava da quasi tre mesi. La sua ultima marcatura risaliva al 23 ottobre nell’incontro vinto al Fedini contro l’Ostiamare. “La rete di domenica è stata per me una liberazione, tre mesi senza mettere il pallone alle spalle del portiere sono tantissimi soprattutto per un attaccante che vive di goal. È stato bravo Pertica con la sua progressione a servirmi un ottimo pallone, dove sono scattato verso la porta e riuscito nell’intento cui tutti speravano. È poco dire che sono felice, oltre per il goal che è sempre importante anche per il fatto di aver contribuito a vincere una partita fondamentale per i nostri obiettivi”. Quella col FollonicaGavorrano è stata la sua terza marcatura in campionato, peccato per i tanti legni colpiti: “Ho preso cinque legni tra pali e traverse, se solo un paio di questi fossero andati dentro magari avremmo potuto avere qualche punto in più, ma ormai è acqua passata. Giusto concentrarci sui prossimi incontri che ci attendono”. Se si esclude il Grosseto, affronteremo nell’arco di un mese tutte formazioni impelagate nella zona bassa di graduatoria: “Giocheremo con quasi tutte le formazioni che sono al nostro pari o poco sotto in graduatoria, sarà il classico mese decisivo che non possiamo fallire per nessuna ragione. A partire dallo scontro di domenica a Trestina, magari non si potrà definire decisivo perché mancano ancora tantissime giornate alla fine del campionato ma rappresenta una gara dalla quale dobbiamo cercare di uscire con più punti possibili. Se sogno un goal anche in quest’occasione? All’andata mi andò bene, fu il primo in maglia azzurra e magari avrò l’occasione di ripetermi anche questa domenica”. Con l’arrivo di Gaetani sono quattro gli attaccanti a disposizione di Bonura. Una concorrenza che secondo il classe 2003 non può far che bene: “Più l’organico è competitivo più alte sono le possibilità di poter raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato a inizio stagione. Siamo in quattro per due maglie, tutte le settimane cerchiamo di mettere in difficoltà il mister per fare la scelta migliore, non è poi detto che se parti dalla panchina sia una bocciatura. Guardate il mio esempio, sono entrato a gara in corso e alla fine ho rotto un digiuno di quasi tre mesi. L’abbondanza non rappresenta assolutamente un problema”.