Quello che è riuscito a compiere, assieme all’aiuto dei suoi ragazzi, è davanti agli occhi di tutti e non ci sarebbe nessuna motivazione per separarsi professionalmente da Atos Rigucci. Ma nella vita del tecnico fiorentino, artefice del nostro miracolo salvezza, è subentrato un grosso impegno lavorativo che quasi sicuramente gli precluderà di continuare ad essere l’allenatore della Sangiovannese: “Da un anno, a questa parte, ho preso un impegno che si protrarrà almeno fino alla metà di ottobre e, in questo preciso periodo, mi rimane difficile allontanarmi da Firenze. Mi incontrerò con i dirigenti nelle prossime ore, qualche chiacchiera era già stata fatta prima della morte del nostro presidente e anche a lui qualcosa avevo già detto. Mi rimane difficile incastrare gli orari, non posso permettermi di snobbare uno o l’altro impegno per cui vedrò se sarà, o meno possibile, fare entrambe le cose ma la vedo difficile”. È un problema di non poco conto quello dell’allenatore, soprattutto quando si ha a che fare con un professionista che ha dimostrato non soltanto attaccamento alla maglia ma tantissime competenze.