Atos Rigucci già dopo Seravezza e, ancora di più, nel corso della settimana ha voluto tenere ben alto il tasso di concentrazione della squadra che, numeri alla mano, a onor del vero, non può dirsi del tutto certa a oggi della permanenza in categoria. 37 punti sono più che sufficienti per pensare di poter raggiungere la salvezza senza problemi a 5 turni dalla fine ma, per il momento, non bastano ed ecco, quindi, che la gara che giocheremo oggi nel nostro stadio contro il Figline alle 15 rappresenta la più grande opportunità per chiudere, stavolta davvero definitivamente, ogni discorso possibile per il nostro grande obiettivo. Raggiungendo quota 40, considerati anche alcuni scontri diretti in programma tra oggi e le prossime settimane, potremmo dirci quasi totalmente al riparo da ogni spiacevole situazione ma un conto è pensarlo un altro e mettere in pratica tutto questo, al cospetto di una formazione che da classica mina vagante del torneo gioca con la spensieratezza di chi, fino al prossimo 5 maggio, vuol togliersi la soddisfazione di arrivare più in alto in classifica. La società allenata dall’ex Stefano Tronconi ha dimostrato che, seppur con un budget non certamente importante, si può fare ugualmente calcio e molto bene e soprattutto per questa ragione sarà tutt’altro che facile avere la meglio su di loro. Ma in questi casi, come non mai, sono gli stimoli a fare la differenza e almeno su questo non c’è davvero partita. Pur tra mille problematiche di infortuni possiamo e dobbiamo dare lo scatto decisivo, non ci sono scusanti e prima raggiungiamo la quota fissata e prima possiamo programmare la prossima stagione. Insomma, quella di oggi per noi è un’occasione davvero importante e non sarebbe certamente il caso di gettarla al vento.
LA FORMAZIONE – Il nostro mister è indeciso se continuare con lo schieramento tattico delle ultime settimane o passare alla difesa a quattro vista in particolar modo, l’assenza di Antezza che lo costringerà ad adattare un giocatore in quel ruolo data l’assenza in organico di difensori centrali. Oltre a lui sono fuori dai giochi Barberini, Lorenzoni e Massai mentre Canessa, bene che vada, andrà in panchina.