Il gesto degli ultras a Rignano che hanno abbandonato anzitempo lo stadio per la scialba prestazione della squadra è il termometro della situazione e la dice anche lunga su come San Giovanni si appresti a vivere la sua ottava coda spareggi negli ultimi tredici campionati. Oltre ad una giustificata stanchezza per una categoria che immalinconisce, ci siamo dovuti anche sorbire una pantomima surreale fatta di dilettantismo puro e a buon mercato (chiedo perdono a tutti gli azzurri del passato). Il pari di Rignano peraltro ampiamente previsto manda i nostri ad inizio Maggio alla finale secca regionale, ma solo per il caso che ha visto la sconfitta del Foiano. E menomale aggiungo almeno ci siamo tolti un ostacolo di mezzo che in queste partite secche può essere sempre pericoloso. Detto ciò sembra davvero l’ora di scoprire le carte e se si vuole veramente questa serie D e non solo a parole urge coesione, volontà e massima determinazione a partire dalla famiglia padronale. Che ha certo molti meriti ma che ora si trova davanti ad un percorso obbligato senza scorciatoie. San Giovanni merita di più e non può però aspettare in eterno continuando a firmare assegni in bianco a tutti. Giocare con il coltello i Play Off è un obbligo verso la città e i suoi tifosi. Da tempo ho smesso di sognare Cremona e Ferrara, ma credo di meritare Trestina o San Donato in Poggio! I tifosi alla D ci tengono e parecchio, voglio sperare che sia così per tutti!
Foto: Mauro Grifoni