La gara di giovedì con il Livorno ha prodotto tantissime polemiche, al netto di quanto accaduto dopo il triplice fischio con l’indice puntato non solo sulla squadra ma anche sui vertici societari, colpevoli secondo i tifosi di campionati assolutamente non all’altezza con quest’ultimo che potrebbe addirittura portarci nuovamente nei tornei regionali a distanza di 11 anni dall’ultima esperienza. La frattura tra le parti per quanto si sta leggendo sui social pare insanabile, anche a fronte di ciò gli attuali vertici dirigenziali stanno guardandosi intorno e non è un caso che va avanti la chiacchiera con il procuratore fiorentino di calciatori che sta facendo da tramite per dei rappresentanti americani per cercare di poter affiancare l’attuale dirigenza mettendo all’interno figure di propria fiducia. I colloqui proseguono, hanno vissuto qualche giorno di stop nel corso di questa settimana ma ci si è prefissati di risentirsi dopo Pasqua per vedere se sussisteranno, o meno, i presupposti per portare avanti il tutto. L’unico obiettivo comunque resta quello di potersi salvare, in un modo o nell’altro mantenere la categoria oltre che un’impresa sarebbe importantissimo. Anche per far avvicinare questi nuovi investitori che paiono seriamente interessati a dare una mano al Marzocco, dopo aver tentato inutilmente negli scorsi mesi di poter prendere la Lucchese. L’unica cosa che magari può stonare è il fatto che certe società, costituite con pochissimi spiccioli, non hanno un’identità ben precisa a partire dal capitale sociale che può essere anche a zero stando alle leggi vigenti negli Stati Uniti. Ed è anche per questo che Minghi e soci vogliono riflettere bene su chi, eventualmente, mettersi in casa.