Giusto a inizio 2025, per come sembrava dovessero andare le cose, inquadravamo questa gara con il Livorno come una sorta di festa anticipata per entrambe le formazioni. Gli azzurri di Bonura stavano viaggiando con una media punti che, sulla carta, faceva pensare a una salvezza piuttosto agevole così come il cammino compiuto dal Livorno che, come in effetti è successo, ha festeggiato la sua meritata promozione nel professionismo con diverse giornate di anticipo. Una delle due ha decisamente steccato i pronostici e questa non è certo stata la formazione di Paolo Indiani bensì da nostra, che a 270 minuti dal termine si ritrova non solo in piena zona play-out ma col concreto rischio di salutare direttamente la categoria senza poter accedere agli spareggi. Sangiovannese – Livorno in programma oggi alle 15 al Fedini, nel classico turno pre-pasquale che la serie D mette in calendario ormai da tantissimi anni, rappresenta l’ennesima gara o finale che dir si voglia per cercare di poter sperare nel mantenimento della categoria. Ci siamo fatti più volte male da soli nel corso di questo il campionato, nell’ultima partita giocata sabato scorso a Seravezza sicuramente molto più rispetto ad altre occasioni dove abbiamo fallito due calci di rigore, uno in particolar modo al 95º, più altre occasioni che avrebbero portato i nostri azzurri a giocare oggi, forse, con un pizzico in più di serenità rispetto a quanto non accadrà sul rettangolo di gioco. Non siamo più padroni del nostro destino, per cercare però di potersi salvare servirebbero i tre punti al cospetto di un avversario che, anche se farà giocare qualcuno che ha messo meno piede in campo rispetto ad altri, vanta un organico che anche con le cosiddette riserve può tranquillamente primeggiare in questa categoria. Ciò nonostante con il massimo rispetto verso una compagine che ha stravinto il campionato non possiamo e non dobbiamo avere paura dell’avversario, cercare come sempre di dare il massimo e fare i conti con quel che accadrà al triplice fischio. Mai come quest’anno siamo con l’acqua alla gola, vedremo se la voglia e il carattere che i nostri azzurri metteranno in campo sfocerà una volta tanto in un buon risultato che possa tenere accese le nostre speranze di salvezza.