Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Sangiovannese 1927
Probabilmente sarò venuto anche a noia per quante volte l’ho scritto, in un momento del genere però con o senza il bel gioco conta solo vincere e ieri i nostri azzurri hanno recepito alla grande il messaggio. Non è stata assolutamente una bella partita, se si esclude la traversa nel primo tempo e un tiro da distanza ravvicinata di Nieri nella ripresa non siamo mai stati lucidi nel costruire qualche palla da goal complice l’atteggiamento del Poggibonsi – che non mi ha mai dato l’impressione di voler puntare a centrare l’intera posta in palio – l’aspetto emotivo che non ha di certo aiutato a causa degli ultimi risultati conseguiti e il malumore di una piazza che ha tutte le ragioni del mondo per essere abbacchiata. Ma San Giovanni è anche questa, non può rimanere inerme al cospetto di un periodo come quello che stiamo passando ma comunque, andando proprio al sodo, serviva soltanto vincere e il gol su rigore di Bocci (uno dei cambi azzeccati dal mister, siamo sinceri) non solo ha ridato la vittoria dopo oltre due mesi di digiuno ma, visti i risultati dagli altri campi, tenuto a debita distanza tutte le dirette concorrenti soprattutto la penultima piazza. Il destino, adesso, è nelle nostre mani; ho più volte detto che per brindare alla salvezza occorre arrivare ai 42-43 punti e con quattro partite a disposizione secondo me ci possono anche essere i presupposti a patto che il successo di ieri possa, definitivamente me lo auguro, sbloccare i ragazzi a partire dalla gara di Seravezza contro un avversario che sicuramente non regalerà niente e vorrà tenere ben saldo il proprio posto nei play-off. È questa la speranza sulla quale mi appoggio per le restanti gare di campionato, qualitativamente abbiamo dimostrato grosse lacune anche più volte nella partita giocata ieri e solo un positivo carico di adrenalina può permetterci di arrivare all’obiettivo senza passare, magari, dagli spareggi che sono sempre una lotteria. Per adesso, però, non voglio andare troppo al sodo della questione ma godermi il successo. In fondo nel calcio serve solo ed esclusivamente questo, quello che ci attenderà nel futuro non posso di certo saperlo ma ora concentriamoci sull’obiettivo che tutti noi conosciamo e poi, eventualmente, a quello che accadrà in ambito societario dopo un paio di incontri che la dirigenza ha avuto con l’intermediario che sta trattando con il famoso fondo americano. Di sicuro non ho riportato la trattativa per accaparrarmi qualche like, come tra il serio e il faceto mi è stato detto da un dirigente ma perché credo rientri nella mia missione, quella cioè di dare un’informazione lineare e non frutto della fantasia. Ma adesso, come detto, puntiamo a restare in Serie D e poi quel che accadrà lo scopriremo soltanto vivendo come affermava un grande cantautore. Ragazzi, il destino è nelle nostre mani e non facciamocelo sfuggire.