Ci ha inviato una lettera di saluti l’ex vice allenatore Matteo Dossini che, di seguito, pubblichiamo integralmente:

Ciao Massimo,

Scrivo queste righe per salutare i tifosi azzurri e spiegare, almeno in parte, il motivo della mia scelta.

Essere parte dello staff tecnico della società, cioè incaricato direttamente dalla società e non dall’allenatore, non è sempre semplice come può sembrare. Spesso ci si ritrova in mezzo a due fuochi. In breve tempo devi instaurare un’empatia con l’allenatore, che raramente conosci, cercare di comprendere cosa vuole trasmettere, come intende farlo, cosa puoi dire e cosa no, e fino a che punto puoi spingerti nel rispetto del tuo ruolo. Questo richiede tempo, dedizione e sacrificio. Penso di aver sempre svolto il mio compito con serietà e rispetto.

In questo momento, però, il tempo gioca a sfavore, e ritengo sia giusto che l’attuale allenatore conti su una persona di sua fiducia, in grado di trasmettere immediatamente le proprie idee. Inoltre, credo che vedere volti nuovi possa essere uno stimolo positivo per i ragazzi, portando nuove motivazioni in questo periodo cruciale, dove sono certo che riusciranno a raggiungere l’obiettivo.

In quattro anni ho avuto cinque allenatori (l’attuale sarebbe stato il sesto), e non mi sembrano pochi. Ogni volta si è dovuto ripartire da zero per costruire qualcosa, lavorando con quasi cento calciatori. A questo giro, onestamente, non avevo più le giuste motivazioni per ricominciare da capo con un nuovo allenatore. E se le motivazioni mancano, non puoi trasmetterle agli altri né essere di aiuto.

È vero che se la società avesse optato per una scelta interna, sarebbe stato naturale per me prenderla in considerazione. Dopo quattro anni, essendo ancora giovane e desideroso di mettermi in gioco, è comprensibile. Tuttavia, per una serie di motivi, le mie dimissioni sono state doverose, innanzitutto per rispetto verso me stesso. Anche se oggi dimettersi fa notizia perché lo fanno in pochi, ritengo sia stata la scelta giusta.

In questi anni non sono mancate le difficoltà, tante e quotidiane.

Detto ciò, ringrazierò sempre la Sangiovannese per avermi dato l’opportunità di far parte di questa realtà. Ne sono davvero orgoglioso, con tre salvezze che, sportivamente parlando, possono essere considerate veri e propri “miracoli sportivi”, frutto di tanti fattori e circostanze. L’ultima, quella dell’anno scorso, è stata la più bella ed emozionante, con uno staff e un gruppo di giocatori straordinari.

Un ringraziamento speciale va a Omar Targi, con cui tutto è iniziato con una telefonata quattro anni fa. Grazie a Giuseppe Morandini e Cristiano Caleri, che mi sono stati vicini in questi anni. Grazie ovviamente a Guido, Aldo e Jimmy, colonne portanti della società. Un sentito grazie ad Alessio Cottoni, sempre vicino e presente, un vero professionista nel suo ruolo.

Ringrazio Pietro Mannino, con cui ho condiviso ogni singola domenica, e Marco Bonura, persona eccezionale e tecnico preparato, con il quale spero sia nato un bel rapporto.

Un pensiero affettuoso a Vincenzo, Francesco e Riccardo… vi voglio bene!

Ringrazierò molte altre persone in privato nei prossimi giorni, compresi i ragazzi della Gradinata, che meritano davvero grandi soddisfazioni!

Voglio ricordare e ringraziare anche Marco Merli, una grande persona e un presidente vero, che merita di rimanere nella storia di questa società.

E infine, un pensiero speciale a tutti i ragazzi e calciatori, a cui spero di aver trasmesso qualcosa di buono, dentro e fuori dal campo.

Sono stati anni belli, intensi, faticosi e indelebili.

Un saluto a tutti i tifosi Sangiovannesi! Grazie di cuore, Sangio!!! Arrivederci e… Forza Azzurri!!!