Foto: Sangiovannese 1927
Proprio come Michelangelo Nieri anche Davide Gaetani a Ostia ha ritrovato la via della rete. Per lui è stata come una liberazione, il rigore fallito la settimana prima col San Donato non l’aveva proprio digerito: “Sono rimasto molto male per il rigore sbagliato col San Donato, era il mio undicesimo tiro dal dischetto in carriera e nei precedenti dieci non avevo mai fallito il bersaglio. Tra all’Ostia ho sempre segnato, è una sorta di amuleto per me ! I rigori comunque si possono sbagliare, purtroppo sono cose che capitano nel calcio, ora non voglio di certo fermarmi anche perché davanti ci sono due partite fondamentali come quelle con Siena e Montevarchi che rappresentano tappe importante per il nostro obiettivo”. Già avverte aria di derby, giustamente però vuole andare per gradi e pensare esclusivamente alla partita coi bianco nero di Magrini: “Ne sento parlare da sempre, a quanto mi dicono è una partita troppo importante per la piazza ma prima di tutto occorre battere il Siena e poi penseremo a questo avversario. So che è una buonissima squadra, costruita magari non per vincere il campionato ma per stare nei primissimi posti e difatti sono lassù nelle zone che più contano. Ma non abbiamo assolutamente paura, siamo consapevoli della nostra forza e ce la giocheremo fino in fondo”. Tra la precedente esperienza con la Sammaurese e quella attuale è arrivato a quota 7 in classifica marcatori, l’obiettivo naturalmente è raggiungere quanto prima la doppia cifra: “Ora intanto mi preparo a segnare col Siena, sarebbe una iniezione di fiducia che nemmeno potete immaginare in chiave futura. Come tutti gli attaccanti vivo per il goal, sono abbastanza soddisfatto di quanto messo a referto fino a ora ma siamo nella parte più importante del campionato e dovrà essere mio intento non fermarmi”. Nella nostra piazza si trova molto bene, il calore dei tifosi lo ha decisamente sorpreso lui che è abituato a giocare in città molto importanti del sud Italia: “Non immaginavo tutta questa passione, questo attaccamento verso i colori della propria città. San Giovanni è più piccola rispetto ad altre piazze del sud dove sono stato ma qui c’è un calore incredibile e non posso che ringraziare tutti sopratutto per domenica dove non era per niente facile a livello logistico seguire la squadra. Che ne penso del girone ? Uno dei più difficili nei quali ho giocato, li ho fatti quasi tutti ma sono rimasto sorpreso dal livello che ho trovato”.